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500° anniversario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina: la call for papers per il convegno “O felix Roma”: Palestrina e i suoi contemporanei romani

In occasione del 500° anniversario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, il Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini e l’Istituto Italiano di Musicologia Applicata lanciano un invito a presentare proposte per il convegno virtuale “O felix Roma”: Palestrina e i suoi contemporanei romani, che si terrà dal 12 al 14 dicembre 2025.

“O felix Roma”: Palestrina ed i suoi contemporanei romani che si svolgerà il prossimo dicembre, è un convegno che rientra nel contesto degli studi interdisciplinari di musicologia che nello specifico puntano a rivalutare la policoralità attraverso l’analisi di patronati ecclesiastici e la circolazione di musicisti tra Roma e centri minori come Subiaco o Anagni.

Anche durante la sua vita Palestrina, era ampiamente considerato uno dei musicisti più importanti dell'epoca. Basti pensare che, in una carriera durata quasi mezzo secolo, ha ricoperto il ruolo di maestro di cappella nelle principali basiliche di Roma, tra cui 27 anni alla guida della Cappella Giulia. Tra i suoi mecenati figuravano alcuni dei più importanti prelati e nobili del suo tempo, e ha svolto anche lavori "freelance" per molte delle chiese, oratori, seminari e confraternite della città. 

Probabilmente Palestrina è il compositore più prolifico di musica liturgica nel primo periodo moderno, la sua vasta produzione include almeno 104 messe, oltre 250 mottetti, oltre 140 madrigali e centinaia di brani di musica liturgica sopravvissuti. Le sue composizioni furono ampiamente diffuse in manoscritti in tutta la penisola italiana e oltre; gran parte di esse raggiunse un pubblico internazionale attraverso le tipografie romane, veneziane, fiamminghe e tedesche del periodo.

Nel corso della sua lunga carriera, Palestrina insegnò e influenzò un'intera generazione di compositori romani, tra cui Victoria, Soriano, Stabile, Dragoni, Nanino e i fratelli Anerio: solo per citare i più noti. Nell'esplorare le vite e le opere degli allievi e dei contemporanei di Palestrina, questa conferenza vuole contribuire a una comprensione più equilibrata del successo del Prenestino, e del ruolo che ricoprì negli sviluppi musicali e culturali del suo tempo.

L'immagine storica e la reputazione postuma di Palestrina non assomigliano a quelle di nessun altro compositore nella storia della musica. Le sue messe e i suoi mottetti, in particolare, sono stati considerati l'ars perfecta della polifonia liturgica nei decenni successivi al Concilio di Trento, un'idea che non è mai scomparsa del tutto, ma che ha ricevuto un rinnovato impulso nel XIX secolo dal Movimento Ceciliano. 

Dall'inizio del XVII secolo, aspetti attentamente selezionati della sua musica sono stati adottati da teorici italiani, tedeschi e spagnoli, e utilizzati per codificare lo stile rigoroso del contrappunto diatonico noto come stile antico, versioni del quale continuano a essere utilizzate come modelli pedagogici oggi. 

Se la nozione di contrappunto "in stile Palestrina" ha garantito il posto del compositore nei libri di testo di storia, ha però al contempo oscurato sia la gamma sia la qualità della sua produzione, e lo ha ingiustamente caratterizzato come una figura conservatrice, persino reazionaria.

Palestrina e la sua musica furono oggetto di rivoluzionarie indagini antiromantiche nel XIX e XX secolo, ma l'interesse degli studiosi è notevolmente diminuito negli ultimi decenni e, come ha affermato Gustave Reese, «la visione più recente ha sostituito la sopravvalutazione con la sottovalutazione» (Music in the Renaissance, 1954, p. 459). 

Di conseguenza, Palestrina e la sua musica non hanno ancora beneficiato appieno dei progressi della moderna ricerca, delle nuove metodologie di ricerca o degli strumenti bibliografici dell'era digitale. Diverse aree della vita e dell'opera di Palestrina rimangono quindi sconosciute o poco studiate, mentre altre sono pronte per una rivalutazione.

La conferenza è aperta a musicologi, storici, esecutori e a tutti gli studiosi interessati alla musica e alla cultura della Roma moderna. Vengono in tal senso accolte relazioni su un'ampia gamma di argomenti, che comprendono musica e cultura in tutte le sue forme, tra cui, ma non solo:

  • nuove prove, approfondimenti e interpretazioni delle biografie e della musica di Palestrina, dei suoi allievi e dei suoi contemporanei;
  • stampa ed editoria musicale a Roma;
  • arte, architettura e acustica a Roma;
  • il mecenatismo istituzionale e la produzione musicale nelle chiese, nei collegi, nei seminari, nelle confraternite e negli ordini religiosi di Roma;
  • il patrocinio della musica e dei musicisti da parte di prelati, patrizi e classi imprenditoriali di Roma;
  • la diaspora romana in Europa e nel Nuovo Mondo;
  • pratiche esecutive e paesaggio sonoro della città di Roma nel XVI secolo, tra cui musica devozionale popolare, musica di strada e produzione musicale domestica;
  • la ricezione della musica da parte della 'scuola romana' e l'influenza dello stile antico nella musica dal XVII al XXI secolo;
  • l'uso della musica di Palestrina nel contesto dei movimenti liturgici del XIX e XX secolo e nel revival musicale antico.

Comitato del programma:

Thomas Neal (Oxford, Regno Unito)

Roberto Illiano (Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini)

Fulvia Morabito (Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini)

Massimiliano Sala (Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini)

Galliano Ciliberti (Conservatorio ‘Nino Rota’ di Monopoli)

Noel O'Regan (Collegio d'arte di Edimburgo)

Relatori principali:

Jane Bernstein (Università Tufts, Medford, MA)

Richard Sherr (Smith College, Northampton, MA)

Le lingue ufficiali della conferenza sono inglese, francese, italiano e spagnolo. I documenti selezionati alla conferenza saranno pubblicati in un volume miscellaneo.

I paper sono limitati a 20 minuti di lunghezza, lasciando tempo per domande e discussioni. Gli abstract inviati non dovranno contenere più di 500 parole. Sono accettate anche proposte per recital preregistrati o lezioni-recital di 20-30 minuti di lunghezza.

Tutte le proposte devono essere inviate via email entro e non oltre il 27 aprile 2025 a: conferences@luigiboccherini.org. Il comitato prenderà la decisione finale sugli abstract entro maggio 2025 e i collaboratori saranno informati immediatamente dopo. Ulteriori informazioni sul programma e sulla registrazione saranno annunciate dopo tale data.

Per ulteriori informazioni contattare:

Dott. Massimiliano Sala

conferences@luigiboccherini.org

www.luigiboccherini.org

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