Musica sacra rinascimentale, formazione: la Masterclass su Giovanni Pierluigi da Palestrina e il suo tempo
La città di Palestrina, culla della storia musicale rinascimentale, ospiterà sabato 22 febbraio un evento di alto profilo artistico: la Masterclass su Pierluigi da Palestrina e il suo tempo. Location d'eccezione la suggestiva Cattedrale di S. Agapito, luogo di culto che trasformerà lo spazio sacro in un laboratorio sonoro dedicato alla polifonia del Cinquecento. Protagonisti saranno i cori Eos (femminile) e Musicanova, guidati dal M° Fabrizio Barchi, affiancati da allievi selezionati e giovani talenti.
Una Masterclass da non perdere quella organizzata in collaborazione con l’Accademia AERCO, l’Associazione Musicanova e la Fondazione Palestrina. Un evidente omaggio al sommo Palestrina, figura cardine della musica sacra rinascimentale, che sarà occasione per esplorare, attraverso un percorso altamente formativo, l'immenso lavoro del compositore prenestino e i suoi legami con i contemporanei.
La Masterclass prevede uno studio approfondito di alcune delle opere più rappresentative di Palestrina, come Alma Redemptoris Mater; strutturata in stile antifonale, questa composizione incarna la devozione mariana tipica dell’Avvento. Palestrina bilancia contrappunto e chiarezza testuale, riflettendo lo spirito della Controriforma, dove la comprensione delle parole era essenziale. Alma Redemptoris Mater mostra in maniera evidente la capacità di Palestrina di creare un’architettura sonora solenne e meditativa, con un uso raffinato dell’imitazione e della stratificazione vocale. La versione SSSA mostra un’innovativa scelta per voci femminili, adatta al coro Eos.
Sicut Cervus e Sitivit anima mea, tra i mottetti più celebri di Palestrina, sono espressione dell'intenso desiderio dell’anima di avvicinarsi a Dio. La fluidità del contrappunto e il gioco delle voci creano un effetto di profonda spiritualità. Entrambi ispirati al Salmo 42 (“Come la cerva anela ai corsi d’acqua”), questi mottetti a 4 voci SATB, esaltano l’espressione dell’anelito spirituale, attraverso linee melodiche fluide e sospensioni armoniche, chiaro esempio di esemplificare la capacità di Palestrina nel trasformare testi biblici in architetture sonore emozionanti.
Il Kyrie e Gloria tratti dalla Missa Brevis, sono due movimenti che rivelano l’essenza dello stile palestriniano: equilibrio tra imitazione contrappuntistica e omofonia, con un Gloria che alterna momenti solenni a passaggi vivaci, adatti a una liturgia intima. La presenza di una scrittura trasparente e bilanciata, dove la polifonia si sviluppa in modo lineare, senza sovraccaricare l’armonia complessiva, è stata una scelta ad hoc per l'efficacia del laboratorio.
Come anche il Magnificat quarti toni, dal codice 59 del Laterano, che è uno dei magnificat più rappresentativi di Palestrina, dove la costruzione melodica si alterna tra sezioni omofoniche e contrappuntistiche, donando varietà e profondità al brano. In termini di tecnica compositiva, questo è un chiaro esempio di come Palestrina elaborasse i modi ecclesiastici con maestria. Le variazioni tra i versetti, alternando omofonia e polifonia, creano un dialogo tra semplicità e complessità.
Infine Sub tuum praesidium un altra gemma di Palestrina la cui scrittura a quattro voci femminili mette in evidenza la ricchezza timbrica e la dolcezza delle melodie, conferendo ai testi mariani un’aura di grazia e devozione.
Ospite d'eccezione il brano Una Hora di Tomás Luis de Victoria, incluso nel programma di studio proprio per sottolineare i legami culturali e artistici tra i grandi compositori dell’epoca. Tratto dall’Officium Hebdomadae Sancte, il mottetto unisce l’intensità spagnola di Victoria alla lezione palestriniana. Le dissonanze espressive e il pathos drammatico ricordano la comune formazione romana dei due compositori, testimoniando come la musica fosse un linguaggio universale che superava confini geografici e politici.
L’iniziativa si avvale della partecipazione degli allievi del corso AERCO, tra cui Avoledo Consuelo, Bassani Cecilia, Boschesi Germano, Del Tin Cristina, Murero Federico, Ponchak Ekaterina, Solerio Simone e Zoni Maura. Accanto a loro, gli allievi esterni Gianfrancesco Elisabetta, Lulli Vinicio e Pepe Mariassunta. La masterclass sarà inoltre supportata dal Maestro Collaboratore Daniele Sconosciuto e dall’assistenza organizzativa di F. Paolo Zienna.
L’evento vuole anche valorizzare il dialogo tra istituzioni: AERCO, punto di riferimento per la direzione corale in Emilia-Romagna ed i cori Eos e Musicanova, con la loro lunga storia di compagine caratterizzata da alta professionalità e rigore esecutivo. Non ultima la Fondazione Palestrina, sempre impegnata a mantenere viva l’eredità del compositore.
Oltre all’alto valore artistico, la giornata in onore di Palestrina è un’occasione per riscoprire come la polifonia rinascimentale, spesso considerata “di nicchia”, possa parlare al pubblico moderno. Le scelte programmatiche, tra mottetti, parti di messa e un omaggio a Victoria, rivelano la ricchezza di un’epoca in cui musica e spiritualità si fondevano in capolavori senza tempo.
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