Rassegna di Musica Antica, al via la dodicesima edizione: un vaggio nel tempo tra concerti e strumenti musicali storici
Dal 18 febbraio al 21 giugno 2025, il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia” e il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma presentano la 12° Rassegna di Musica Antica, un’iniziativa che unisce concerti, workshop e visite guidate alla scoperta della ricca collezione di strumenti musicali del museo. Un’occasione unica per immergersi nella musica e nella cultura del passato, tra Rinascimento, Barocco e Settecento.
La 12° Rassegna di Musica Antica che prenderà il via il prossimo 18 febbraio è un’iniziativa che unisce cultura, storia e arte, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire strumenti musicali unici e di ascoltare esecuzioni di altissimo livello. Un programma ricco di eventi ed una location d'eccezione quella del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, situato in Piazza Santa Croce in Gerusalemme. Il Museo è tra i più importanti al mondo con una collezione, unica nel suo genere che vanta oltre 3.000 pezzi, tra cui strumenti antichi, rari e di grande valore storico e artistico.
Nella sede attuale, il museo fu ufficialmente inaugurato nel 1974, dopo un lungo lavoro di catalogazione e restauro degli strumenti. La sede, un edificio storico di grande fascino, offre un contesto ideale per esporre strumenti che spaziano dall’antichità al Settecento, con una particolare attenzione alla musica rinascimentale e barocca.
Il museo non è solo un luogo di conservazione, ma anche di divulgazione e ricerca. Oltre a questa Rassegna musicale infatti, ospita regolarmente mostre temporanee, conferenze e workshop, che avvicinano il pubblico alla storia e alla pratica degli strumenti musicali. Il museo è un punto di riferimento per musicologi, artisti e appassionati di tutto il mondo. La sua collezione, in continua crescita grazie a donazioni e acquisizioni, rappresenta un ponte tra passato e presente, testimoniando l’evoluzione della musica e della cultura attraverso i secoli.
Insomma la Rassegna di Musica Antica è anche un buon motivo per una visita al museo; un’esperienza unica, che permette di immergersi nella storia della musica e di scoprire strumenti che hanno fatto la storia dell’arte e dell’artigianato. Un’occasione imperdibile per gli appassionati di musica antica e per chi desidera avvicinarsi a questo affascinante mondo.
La rassegna come dicevo si apre il 18 febbraio con un workshop dedicato al lessico coreografico, alle tecniche espressive e alla partitura musicale nel balletto di metà Settecento, curato da Gloria Giordano e Hubert Hazebrouq. Un’opportunità per approfondire il legame tra danza e musica in un’epoca di grande fermento artistico.
Il 15 marzo sarà la volta degli strumenti a pizzico, con una visita guidata condotta dalla liutista Evangelina Mascardi, seguita da un concerto di sonate e concerti per liuto. Un viaggio sonoro che farà risuonare le corde di strumenti antichi, restituendo loro nuova vita.
Il 22 marzo, il pubblico potrà assistere al concerto “Di prete preziosi e ori fini”, dedicato alle danze strumentali tra Rinascimento e primo Barocco, curato da Andrea De Carlo. Un repertorio che celebra la ricchezza e la varietà della musica antica.
Le visite guidate sono uno dei punti di forza della rassegna. Ogni appuntamento è dedicato a una famiglia di strumenti, con esperti che ne raccontano la storia e le peculiarità. Il 5 aprile sarà protagonista la collezione di flauti traversi, con una visita guidata di Enrico Casularo e un concerto di musica per flauto traversiere di autori italiani in Europa. Il 12 aprile toccherà ai violini, con Mauro Fabretti e Luigi Mangiocavallo, mentre il 3 maggio sarà dedicato alle viole da gamba, con Andrea De Carlo.
Non mancheranno occasioni per esplorare la collezione di clavicembali, con visite guidate e concerti curati da Enrico Baiano, che il 24 maggio e il 14 giugno presenterà “Mille diavoli alla tastiera”, un omaggio al mondo di Domenico Scarlatti.
La rassegna offre anche un ricco calendario di concerti, con ensemble e solisti di fama internazionale. Il 31 maggio sarà la volta di Giacomo Carissimi, con l’esecuzione di “Historia di Jephte” e “I Naviganti”, interpretati da Silvia Frigato, Evangelina Mascardi e Angela Naccari, con la partecipazione di Furio Zanasi. Il 7 giugno si celebrerà l’Aurora con cantate per voci e strumenti, curate da Andrea Fossà.
Il 21 giugno, la rassegna si conclude con un concerto dedicato ai flauti dolci, curato da Paolo Capirci, che chiuderà in bellezza questo viaggio nella musica antica.
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