Passa ai contenuti principali

Sabbato Sancto. Lamentationes et Responsoria: premiato il progetto dedicato all’analisi e all’interpretazione di opere musicali inedite di Paolo Aretino

La Giuria del Premio ADUIM ha attribuito il riconoscimento a un progetto dedicato all’analisi e all’interpretazione di opere musicali inedite di Paolo Aretino (1508-1584), confluito nel CD dal titolo Sabbato Sancto. Lamentationes et Responsoria, registrato dall’Ensemble Odhecaton diretto dal maestro Paolo Da Col. L'evento nell'ambito della manifestazione Musica sostenibile: ambiente, comunità, qualità della formazione.

Nato per iniziativa della Fondazione Guido d’Arezzo, il progetto frutto della sinergia tra ricerca musicologica e prassi esecutiva, incarna perfettamente lo spirito del Premio ADUIM, grazie alla stretta collaborazione tra Rodobaldo Tibaldi, studioso di musica sacra del Cinquecento all’Università di Pavia-Cremona, e l’arte dell’Ensemble Odhecaton, celebre gruppo di musica rinascimentale italiana, guidato da Paolo Da Col, direttore e musicista con un’importante attività anche nel campo della musicologia. 

La consegna del premio avverrà sabato 1° marzo 2025 al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre, alla presenza dei protagonisti della produzione premiata e dell’Ensemble Odhecaton.

Il premio celebra quindi il grande lavoro dedicato all’analisi e all’interpretazione delle opere inedite di Paolo Aretino, presenti nel CD Sabbato Sancto. Lamentationes et Responsoria, registrato dall’Ensemble Odhecaton per l’etichetta Arcana (2023). Nel repertorio polifonico italiano per la Settimana Santa della prima metà del XVI secolo, spiccano per organicità e unicità i due libri di Lamentazioni e responsori a quattro voci composti da Paolo Aretino (al secolo Paolo Antonio del Bivi) per l’Ufficio delle Tenebre del Triduum sacrum. Pubblicati nel 1544 (i responsori, in un’edizione a stampa pionieristica nel suo genere) e nel 1549 (le Lamentazioni), entrambi i volumi furono ristampati nel 1563, evento raro per raccolte di questo tipo.  

Maestro di cappella nel duomo e in Santa Maria della Pieve di Arezzo, Aretino fu celebrato in vita come simbolo della grandezza cittadina, accanto al connazionale Pietro Aretino, celebre letterato. I suoi legami con la corte medicea e la tradizione fiorentina tardo quattrocentesca – che ammetteva l’uso della polifonia durante il Triduo – influenzarono il suo stile: l’adozione di voci equabili, una declamazione austera e solenne, strettamente legata alla struttura testuale, e sperimentazioni timbriche audaci.  

La raffinatezza delle composizioni di Aretino si unisce a scelte anticonvenzionali, come l’impiego di due o tre voci di basso insieme a un basso profondo, elemento raro nella musica italiana coeva. Un esempio è nelle Lamentazioni per il Sabato Santo, presentate integralmente nel disco insieme ai rispettivi responsori. Questa scelta timbrica, oltre a esaltare il carattere meditativo dei testi sacri, riflette un’aderenza commovente alla spiritualità del rito.  

La cerimonia di premiazione, che si inserisce nell'ambito della manifestazione Musica sostenibile: ambiente, comunità, qualità della formazione, si terrà sabato 1° marzo 2025 al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre, alla presenza dei protagonisti del progetto e dell’Ensemble Odhecaton, che al termine eseguirà un concerto di musica vocale appositamente ideato. Conducono Luca Aversano (Università Roma Tre) e Susanna Pasticci (Sapienza Università di Roma). Insomma un evento che non solo rende omaggio a un capolavoro dimenticato, ma ribadisce l’importanza di un dialogo fecondo tra ricerca accademica e interpretazione musicale, custode di un patrimonio che continua a parlarci attraverso i secoli.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...