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Ave Maris Stella: il Rinascimento ritrovato nell'inedito di Cristóbal de Morales

Un CD convincente questo dell'Ensemble Cristóbal de Morales, che invita decisamente all'ascolto. Ave Maris Stella, non è un semplice opera musicale, ma un progetto musicologico che riporta alla luce due messe inedite del compositore sivigliano Cristóbal de Morales, figura chiave del Secondo Rinascimento, registrate per la prima volta nella storia.

Il giovane Ensemble Cristóbal de Morales, nato nel novembre 2023, per iniziativa del direttore Pere Lluís Biosca e dell’organista Juan de la Rubia, si impone subito come una formazione specializzata nel recupero del patrimonio musicale rinascimentale. A dimostrarlo, questo loro primo album, Ave Maris Stella per Ficta Edicions, che nasce da una collaborazione tra il Museo di Lleida e la Fondazione Horitzons 2050, con l’obiettivo di valorizzare il codice Mises y Magníficats, opera del grande compositore spagnolo Cristóbal de Morales, esposto oggi nel museo catalano. 

Si tratta di due messe a 5 voci: Missa Quem dicunt homines, basata sul mottetto omonimo di Jean Richafort, allievo di Josquin Des Prés e la Missa Ave Maris Stella, ispirata all’inno gregoriano mariano, arricchita dai Versos sobre Ave Maris Stella di Antonio de Cabezón, eseguiti all’organo da Juan de la Rubia.  

Ogni messa è introdotta dal brano che ne costituisce il cantus firmus, creando un dialogo tra modello e sviluppo polifonico. La scelta di includere l’organo di Cabezón aggiunge un contrasto timbrico e un allaccio con la pratica liturgica dell’epoca, evidenziando la profondità spirituale delle composizioni.  

L’Ensemble, che si avvale da voci come Maria Pujades e Rita Morais (soprani), Eulàlia Fantova (mezzosoprano), Oriol Guimerà e Ferran Mitjans (tenori), e Ferran Albrich (basso), dimostra una coesione straordinaria. Le linee vocali, intricate ma trasparenti, rivelano la maestria di Morales nel bilanciare imitazione e espressività. La direzione di Biosca enfatizza la fluidità del contrappunto, mentre De la Rubia, con l’organo della Cappella di Sant Crist de Lepanto (Barcellona), dona un tocco solenne e meditativo.  

Siamo al cospetto di un lavoro storicamente informato; le due messe, provenienti dall’edizione lionese del 1551, rappresentano un tassello essenziale per comprendere Morales, figura chiave del Secondo Rinascimento. La Missa Ave Maris Stella, in particolare, era attesa da decenni negli ambienti accademici, essendo una delle opere meno esplorate del compositore. Non sorprende che la registrazione abbia vinto il Premis Enderrock 2024 come miglior album di musica classica, un riconoscimento attribuito unanimemente dalla critica catalana.  

Registrato nella Capilla de la Esperanza di Barcelona nel novembre 2023, il disco unisce rigore filologico e accessibilità, pubblicato in formato fisico (CD e vinile) e digitale, con oltre 20.000 streaming in 65 paesi. Il progetto si inserisce in un piano più ampio: registrare tutte le messe del codice di Morales, consolidando Lleida come centro di studi musicologici. 

Ave Maris Stella si trasforma così in un fantastico viaggio nel cuore della polifonia sacra. L’Ensemble Cristóbal de Morales, con questo debutto, si conferma custode di un patrimonio sonoro che rischiava l’oblio, restituendolo con freschezza e autorevolezza. 

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