Passa ai contenuti principali

Impareggiabilmente, ariette e duetti da camera di Giuseppe Aprile ed altri virtuosi di fine Settecento

Per il ciclo Il salotto musicale di Casa Hamilton, in occasione della mostra Sir William e Lady Hamilton presso le Gallerie d’Italia a Napoli, domenica prossima di scena Impareggiabilmente, ariette e duetti da camera di Giuseppe Aprile ed altri virtuosi di fine Settecento.



Il programma Impareggiabilmente prende il nome dal giudizio entusiastico che il giovane Mozart in Italia riservò a Giuseppe Aprile, in una lettera alla sorella, dopo averlo sentito cantare. E proprio dai duetti (o “notturni”, come venivano chiamati all’epoca) di Aprile che è nata questa indagine. 

Tramandati in una grande quantità di fonti manoscritte, queste composizioni rivelano un livello compositivo ben al di là di quanto ci si possa aspettare da una forma musicale solitamente considerata leggera, come i duetti notturni, o le canzonette del tardo Settecento. E se Giuseppe Aprile è, tra i virtuosi di canto della sua epoca, il compositore forse più vario ed imprevedibile, forse non tutti sanno che Venanzio Rauzzini (per il quale Mozart scrisse “Exultate, Jubilate” (K-165) ed il ruolo di Cecilio nel “Lucio Silla”) fu autore solidissimo e ottimo suonatore di cembalo e fortepiano. 

Ma anche Giuseppe Millico, uno dei sopranisti preferiti da C. W. Gluck, fu compositore generoso, così come poco più tardi il grande Girolamo Crescentini sarà prodigo di canzonette ed ariette ottimamente scritte. Ecco, quindi, che un percorso concertistico sull’aspetto compositivo di queste star del melodramma settecentesco non solo è possibile, data la grande mole di musica pervenuta, ma risulta addirittura sorprendente per varietà e qualità musicale.

Interpreti l’ensemble Op. 28, gruppo vocale e strumentale ad organico variabile, vero e proprio laboratorio nato dall’attivazione del biennio in musica d’insieme per voci e strumenti antichi presso il conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona ed Alessandro Quarta, direttore d’orchestra, fondatore del gruppo vocale e strumentale Concerto Romano, ensemble dedito al repertorio romano (e più in generale italiano) dei secc. XVI, XVII e XVIII.  L’obiettivo del progetto Op. 28  è quello di portare all’esterno repertori di interesse storico e musicologico, per la maggior parte in prima esecuzione in tempi moderni.

Ecco il programma:

Giuseppe Aprile (1732 – 1813)

Pur nel sonno – duetto

Che chiedi, che brami? – duetto

Venanzio Rauzzini (1746 – 1810)

Rondò in Fa maggiore (fortepiano solo)

Giuseppe Millico (1737 – 1802)

Tergi le lacrime – arietta

Giuseppe Aprile

Deh, se l’affanno mio – duetto

Giuseppe Aprile

Ombre care – duetto

Girolamo Crescentini (1762 – 1846)

Sino all’ultimo momento – arietta

Domenico Cimarosa (1732 – 1801)

Sonata in Re maggiore

Giuseppe Millico

Chiedi a’ solinghi orrori – cavatina

Mauro Giuliani (1781 – 1829)

Studio n. 9 op. 48

Venanzio Rauzzini

Così tranquilla e cheta – cavatina dall’azione teatrate “Piramo e Tisbe”

Giuseppe Aprile

Per consolarmi, Amore – duetto

Venanzio Rauzzini

La cerva piagata – canzonetta a due voci dall’opera “Le ali d’Amore”

Il concerto si inserisce nell'ambito della mostra dedicata a William Hamilton, con una selezione di opere d'arte della seconda metà del Settecento in programma fino al 2 marzo 2025. Sulla scia dei fondamentali studi di Carlo Knight (recentemente scomparso) e della grande mostra del 1996 del British Museum, le Gallerie d’Italia – Napoli dedicano questa mostra a quello che fu ambasciatore di S.M. Britannica presso la corte di Ferdinando IV di Borbone e della consorte Maria Carolina d’Asburgo. Diplomatico, antiquario, vulcanologo, Hamilton, con la sua poliedrica personalità, ha trovato nella Napoli “Illuminata” della seconda metà del Settecento terreno fertile per affermare e sviluppare le sue grandi passioni, l’antichità e la scienza.

Le sezioni attraverso cui si sviluppa il percorso espositivo mette in risalto il suo grande interesse per la vulcanologia, la pittura di paesaggio, la musica, il collezionismo, nonché il ruolo ricoperto nella società e nella mondanità napoletana dell’epoca, amplificato dalla figura, a tratti leggendaria, di Lady Emma Hamilton. Nel riconsiderare e valorizzare la straordinaria vicenda umana, politica e intellettuale di un uomo che è stato sicuramente uno dei massimi interpreti dei suoi tempi, lasciando in città una traccia profonda, l’esposizione, inoltre, ripercorrerà i fecondi scambi culturali e artistici intercorsi tra Italia e Regno Unito in un momento fondamentale della storia europea.

La mostra esplora l'eredità culturale e intellettuale di Hamilton, con opere di artisti come Angelica Kauffmann, Joseph Wright of Derby, George Romney e Jacob Philipp Hackert, che sono testimoni della straordinaria vivacità artistica di Napoli durante il XVIII secolo.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...