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Innovazione sostenibile nel vino: dai "MOF" all’efficienza energetica, la cantina spagnola Torres rivoluziona la cattura della CO₂

Una svolta promettente nella lotta alle emissioni climatiche arriva dal mondo del vino. Familia Torres, storica cantina spagnola, ha annunciato il successo di un progetto pilota per la cattura e il riutilizzo dell’anidride carbonica (CO₂) prodotta durante la fermentazione del vino, grazie a una tecnologia innovativa.

Sviluppata in collaborazione con Orchestra Scientific, spin-off del Catalan Institute for Chemical Research (ICIQ) la nuova tecnologia potrebbe aprire nuove strade non solo per il settore enologico, ma anche per l’industria, l’agroalimentare e l’energia.

Il cuore del sistema risiede nei metal-organic frameworks (MOF), materiali innovativi creati dall’ICIQ, in grado di assorbire grandi quantità di CO₂ con una purezza superiore al 99%. Orchestra Scientific ha ottimizzato questa tecnologia, riducendo drasticamente i consumi energetici rispetto ai metodi tradizionali e utilizzando componenti standardizzati, rendendola più accessibile e conveniente su scala industriale.  

Durante i test nella cantina di Pacs del Penedès (Catalogna), il sistema ha dimostrato di poter catturare la CO₂ emessa durante la fermentazione in forma pura, permettendo a Familia Torres di coprire il 50% del proprio fabbisogno interno per processi come l’inertizzazione delle vasche (per prevenire l’ossidazione) e il rimontaggio dei vini rossi. L’obiettivo finale è raggiungere l’autosufficienza, sostituendo completamente l’acquisto di CO₂ da fonti esterne, attualmente provenienti dall’industria chimica.  

Il impegno della cantina nella cattura della CO₂ non è nuovo: in un mio articolo ne parlai. Nel 2015 infatti, con il sistema Oresteo, Torres iniziò a recuperare il gas durante la fermentazione dei vini rossi, estendendo poi la pratica ai vini bianchi e rosé nel 2021, attraverso un sistema interno. Tuttavia, la purezza limitata della CO₂ catturata ne restringeva gli usi. La nuova tecnologia risolve questa criticità, ampliando le possibilità di riutilizzo, incluso potenziali applicazioni commerciali in altri settori.  

Il progetto, avviato nel 2017, ha richiesto una stretta collaborazione tra i team di produzione, ingegneria, innovazione e sostenibilità di Torres e Orchestra Scientific. “Solo un approccio multidisciplinare e la perseveranza dei team hanno permesso di superare sfide tecniche complesse”, ha sottolineato la cantina in una nota.  

“Questa tecnologia trasforma la CO₂ da problema a risorsa”, ha dichiarato Miguel A. Torres, presidente di Familia Torres. “Oltre all’uso interno, possiamo esplorare applicazioni in ambiti come la produzione di bevande gassate, combustibili sintetici o materiali edili, contribuendo a un’economia circolare”.  

L’innovazione non solo rafforza l’impegno della cantina nella neutralità carbonica (obiettivo fissato per il 2040), ma offre un modello replicabile per altre aziende vitivinicole e oltre. In un contesto globale dove la riduzione delle emissioni è urgente, soluzioni come queste dimostrano come la collaborazione tra ricerca scientifica e industria possa generare impatti tangibili, coniugando sostenibilità ed efficienza.  

Con questo traguardo, Familia Torres si conferma pioniera nella transizione ecologica del settore enologico, trasformando ogni bottiglia in un simbolo di innovazione responsabile. Chapeau!

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