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Popular Music, l’Avana saluta il suo figlio ribelle. Addio a Paulito FG, il pioniere della Timba Cubana

Il mondo della musica piange la scomparsa di Paulo Fernández Gallo, noto come Paulito FG, uno dei grandi innovatori della timba cubana. Il cantante e leader musicale, muore per un tragico incidente stradale all’Avana lasciando un vuoto incolmabile nella cultura musicale dell’isola. La notizia, confermata dal collega Alexander Abreu, ha scatenato un’ondata di commozione tra fan e artisti.   

Nato l’11 gennaio 1962, Paulito FG iniziò la sua carriera negli anni ’80 con Adalberto Álvarez e Dan Den, per poi unirsi agli Opus 13, gruppo che rilevò nei primi anni ’90 ribattezzandolo. Con la sua band, Paulito ridefinì i confini della timba, genere che fuse salsa, son cubano, jazz e influenze funk. Il suo album Sofocándote segnò l’inizio di un’era innovativa, caratterizzata dal genio ritmico del batterista Yoel Páez e dal basso melodico di Joel Domínguez.  

Nel 1997 pubblicò Con la conciencia tranquila, considerato da molti il ​​suo capolavoro. Alla creazione dell'album contribuirono in maniera determinante i guajeos per pianoforte che furono costruiti individualmente per ogni canzone. Il lavoro rivoluzionò il ruolo delle congas, introducendo pattern ispirati al makuta congolese, come in Llamada anónima, estendendo i fraseggi oltre le tradizionali clausole ritmiche. Le linee di basso erano uno degli elementi principali che con i cori vocali, conferivano alla musica un caratteristico carattere contrappuntistico.

Paulito FG non fu solo un musicista, ma un narratore della Cuba del Periodo Speciale. Durante la crisi economica degli anni ’90, le sue canzoni offrirono un rifugio dalla realtà, trasformando la timba in un atto di resistenza. I testi, intrisi di gergo stradale, riflettevano le aspirazioni e le lotte quotidiane. Tuttavia, lo stile hip-hop dei timberos e la loro ricerca di autonomia economica portarono a tensioni con lo stato, che ritirò il sostegno al movimento. «Durante il Periodo Speciale, eravamo un aiuto economico per la Rivoluzione», dichiarò Paulito nel 2003, «ma la nostra visibilità divenne un problema in una società che valorizzava l’uniformità». Paulito con la sua musica interpretò di fatto il suono della crisi cubana.

La timba, erede della salsa cubana, ma più aggressiva e sperimentale, si distingue per complessità ritmica e improvvisazione. I suoi elementi chiave includono ritmi ibridi; una fusione di son montuno, funk e pattern afro-cubani, con batteria e timbales che dialogano in modo sincopato. Il basso melodico è un altra caratteristica fondamentale, in cui linee elaborate alternano groove ipnotici e melodie indipendenti. I guajeos, ovvero i riff di piano, si intrecciano a "call-and-response" vocali, meccanismo narrativo, ritmico ed emotivo che genera un tessuto squisitamente polifonico. Si tratta di una tipica struttura musicale dialogica in cui un elemento (voce, strumento o sezione) lancia una frase ("chiamata") e un altro elemento risponde ("risposta"). Radicato nelle tradizioni africane, soprattutto nelle culture Yoruba e Bantú, questo schema è diventato un pilastro della musica afro-cubana. L’uso di congas e bongo in modi non convenzionali, come gli inventos  incorporano infine il folklore in strutture moderne.  

Paulito FG verrà ricordato non solo per i suoi successi, ma per aver portato la timba sulla scena globale, sfidando convenzioni politiche e musicali. La sua morte prematura chiude un capitolo, ma la sua influenza risuonerà nelle nuove generazioni di timberos. Come scrisse il musicologo Ned Sublette, «Paulito ha trasformato la musica in un atto di libertà».  

Oggi, mentre l’Avana piange il suo figlio ribelle, mi piace pensare che la rivoluzione ritmica di Con la conciencia tranquila riecheggi ancora, tra ribellione e tradizione, come un testamento di creatività e coraggio. 

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