GreenWINE 2025: scienza e innovazione per la sostenibilità del vino del futuro. Il congresso a Verona
Si avvicina una delle più attese occasioni di confronto scientifico internazionale per il settore vitivinicolo: il Congresso GreenWINE 2025, in programma il 19 e 20 maggio al Palaexpo di Veronafiere. Con la scadenza degli abstract per i poster fissata proprio oggi, ricercatori e innovatori da tutto il mondo hanno l’ultima opportunità per contribuire a un dibattito cruciale sulla sostenibilità nella produzione del vino.
Organizzato dallo Spoke 7 dell’Ecosistema i-NEST e dal Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, in collaborazione con VINIDEA, GreenWINE si propone come piattaforma per integrare ricerca scientifica e applicazioni pratiche. Con 84 contributi già presentati e valutati da un Comitato Scientifico internazionale (53 esperti da 42 gruppi di ricerca in 10 paesi), il congresso affronterà tre macro-tematiche:
1. Resilienza al Cambiamento Climatico: strategie per mitigare gli effetti di siccità, eventi meteorologici estremi e contaminazioni microbiche, con focus su tecnologie di monitoraggio e adattamento genetico.
2. Produzione a Basso Impatto: riduzione di fertilizzanti, pesticidi e consumo idrico, recupero degli scarti, robotica e packaging sostenibile.
3. Gestione Aziendale Sostenibile: modelli circolari, tracciabilità digitale, decarbonizzazione e responsabilità sociale d’impresa.
Il congresso precede di un giorno l’avvio di ENOFORUM 2025 (21-23 maggio), il principale evento tecnico europeo per il settore, anch’esso ospitato a Veronafiere. Questa prossimità temporale e geografica favorirà un dialogo diretto tra scienziati, produttori e aziende fornitrici, accelerando il trasferimento tecnologico dalla teoria alla pratica.
Il programma di GreenWINE prevede sessioni plenarie, letture di poster e momenti di networking:
- 19 maggio: focus su Climate Change Resilience, con interventi su soluzioni biochimiche e agronomiche per la stabilizzazione dei vigneti.
- 20 maggio: sessioni su Sustainable Business Management e Low Input Production, tra cui dibattiti su IA applicata alla viticoltura e certificazioni ambientali.
Tra i temi trasversali spicca l’uso dell’Intelligenza Artificiale, già protagonista di un convegno organizzato dal CREA ad Alba lo scorso marzo. Soluzioni come sensori IoT per l’irrigazione di precisione o algoritmi predittivi per le malattie della vite saranno centrali nelle discussioni, insieme a casi studio su vitigni resistenti e tecniche di fermentazione a basso impatto.
GreenWINE non è solo un congresso, ma un’opportunità per plasmare il futuro del vino. Con un mercato sempre più orientato alla sostenibilità (il 68% dei consumatori globali richiede prodotti eco-certificati), l’evento rappresenta un trampolino per aziende e ricercatori che vogliono distinguersi in un settore in rapida evoluzione.
Commenti
Posta un commento