Passa ai contenuti principali

BANDO PER 68 POSTI ALL’OFFICINA DELLA ARTI

REGIONE LAZIO; ZINGARETTI-SMERIGLIO: ON LINE BANDO PER 68 POSTI ALL’OFFICINA DELLA ARTI

ISCRIZIONI APERTE PER CORSI GRATUITI DI ALTA FORMAZIONE PER TEATRO E CANZONE.


E’ on line sul sito di Laziodisu (www.laziodisu.it) il bando per i corsi professionali della nuova Officina delle Arti, scuola di alta formazione nell’ambito del teatro, della canzone e delle arti visive e multimediali.

“Si tratta di un progetto formativo promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre - spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - Realizzeremo una ‘Officina dei mestieri’ per formare allievi con le competenze e le conoscenze professionali e artistiche necessarie ad inserirsi nel mondo del lavoro. Gli allievi-candidati saranno scelti sulla base di questo bando di selezione che scadrà a fine mese”. L’iniziativa è rivolta a giovani diplomati, preferibilmente tra i 18 e i 29 anni, anche se saranno considerati ‘allievi’ i candidati fino ad una età massima di 35 anni. “Ci saranno 25 posti per la canzone, 25 per il teatro e 18 per il multimediale. I corsi saranno completamente gratuiti - aggiunge il vicepresidente e assessore alla Formazione, Massimiliano Smeriglio - Operata una prima selezione intendiamo aprire agli studenti le porte di un vero e proprio laboratorio formativo e culturale che permetta loro di formarsi e di avere un accesso privilegiato in un settore difficile e allo stesso tempo affascinante per tante ragazze e tanti ragazzi come quello del mondo dello spettacolo”.

Martedì 16 dicembre, presso il teatro Palladium, il presidente Zingaretti, il vicepresidente Massimiliano Smeriglio, il Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre, Professor Panizza e il presidente onorario dell’Officina delle arti, Franca Valeri presenteranno alla stampa l’intero progetto ‘Officina delle Arti’, i corsi, il corpo docente e il comitato scientifico.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...