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Expo 2015: “Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini"

Inaugurata oggi ad Expo la mostra “Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini". Di scena i beni culturali della Calabria
Al Padiglione Italia fino al 20 agosto

Il Drago di Monastrace
Al via al Padiglione Italia, la mostra “Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini", promossa dalla Regione Calabria in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Soprintendenza Archeologia della Calabria, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e Polo Museale della Calabria, Museo Archeologico Nazionale di Reggio) e i Musei appartenenti alla rete museale della regione, con la partecipazione dell’Università della Calabria e il supporto di Unioncamere Calabria. 

La mostra occuperà la prima delle due intense settimane che segnano la presenza della Calabria all’interno degli spazi a rotazione per le regioni a Padiglione Italia e sarà a disposizione dei visitatori dell’Esposizione Universale di Milano sino al 20 agosto. Dal 21 al 27 agosto saranno invece i GAL, i gruppi di Azione Locale di tutta la regione, attivi nello sviluppo dei territori rurali, a essere protagonisti.

“Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini” espone un centinaio tra reperti archeologici, opere pittoriche ed oggetti demoetnoantropologici provenienti dai Musei Nazionali della Calabria e da quelli appartenenti alla rete museale regionale. Un curato allestimento, suggestivo e dinamico, propone al pubblico un percorso affascinante che è espressione della ricchezza dei beni culturali della Calabria e delle più importanti testimonianze custodite nelle strutture museali del territorio. 

Un percorso, ancora, che attraverso quattro sezioni - Il rito sacro del banchetto; La presentazione dei doni le offerte votive; Il procacciamento del cibo: uomo e natura; Il convivio - racconta il tema del cibo tra terra e cielo, nel rapporto tra uomo e soprannaturale, creando, attraverso i materiali archeologici e le opere esposte, un continuum tra mondo antico e nostri giorni.

Nella mostra, anche un’installazione virtuale che propone un'ipotesi ricostruttiva dell’andròn della “Casa del Drago” di Kaulonia, una delle abitazioni più lussuose presenti all’interno dell’antica città, contraddistinta da un pregevole mosaico del III sec. a.C. che rappresenta un drago marino. L’installazione, grazie alla disponibilità della Soprintendenza Archeologica della Calabria, è stata realizzata dal Consorzio Cultura e Innovazione in collaborazione con il Centro Herakles per il Turismo Culturale dell’Università della Calabria e con la 3D Research, società Spin-Off dell’Unical.

I Musei prestatori: Antiquarium "Torre Cimalonga" di Scalea; Fondazione Rotella; Galleria Nazionale di Cosenza; Museo Archeologico di Monasterace; Museo Archeologico di Rosarno; Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide; Museo Archeologico Nazionale di Crotone; Museo Archeologico Nazionale "V. Capialbi" di Vibo Valentia; Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Museo civico dell'arte e della civiltà contadina di Acri; Museo civico Metauros di Gioia Tauro; Museo civico di Nicotera; Museo civico di Rende; Museo civico di Taverna; Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza; Museo dei Brettii e del Mare di Cetraro; Museo civico della ceramica medievale – Soriano; Museo Diocesano di S. Severina; Museo MACA di Acri; Museo MARCA di Catanzaro; Pinacoteca civica di Reggio Calabria.

Opere di Rotella, Guttuso, Rodriguez, Vigliaturo, De Saliba, Cefaly, De Caro, Recco, Lenzi, Rossano, Caridi, Turchiaro.

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