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VINO IN BAG-IN-BOX

VINO IN BAG-IN-BOX: IN ESPANSIONE IN TUTTA EUROPA
Avrà poco sex appeal, ma il bag-in-box sta conquistando sempre più mercati, anche quelli che siamo abituati a pensare come tradizionali, come per esempio la Francia

Il vino racchiuso in sacche di alluminio ricoperte da cartone sta ottenendo molti consensi, forse persino inaspettati, per molteplici fattori. Lo dimostra un’analisi condotta da FranceAgrimer, braccio statistico del ministero dell’Agricoltura francese, su dati delle vendite al dettaglio fino al 2014.

Nei principali Paesi amanti del vino si evidenzia un sensibile incremento dei fatturati legati a questa tipologia di confezioni che, contenendo 3 o 5 litri di vino, piacciono non solo ai consumatori finali, per un motivo di risparmio economico, ma anche al settore horeca, visto il cambiamento nei consumi, soprattutto in un’Europa in crisi da sette anni, che porta sempre più a una richiesta di vini sfusi al calice, o in caraffa (specie in Francia), invece che nella bottiglia intera. Naturalmente questo tipo di confezionamento è possibile solo per i vini fermi, così come accade per i vini in brik.

Tra i dati emersi dallo studio FranceAgrimer, il bag-in-box ha mostrato tassi di crescita sorprendenti in Paesi come la Francia, il Belgio e la Danimarca, arrivando a quote di mercato rispettivamente del 36%, 32% e 41% sul totale vendite di vini. Cifre assai interessanti, a scapito delle bottiglie in vetro, che negli stessi anni invece vedono decrescere la propria quota.Un caso a sé è il Regno Unito, che resta prevalentemente orientato alle bottiglie da 0,75 litri (89,7%), mentre il vino sfuso in Bag in Box è relegato a un 8,3% delle vendite.

FONTE: http://www.uiv.it/bag-in-box-le-vendite-in-europa/

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