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I cibi afrodisiaci naturali

Ad Expo la top ten dei cibi afrodisiaci naturali
Dal pistacchio alla cicoria, dall'nduja alla mandorle ma anche la cipolla rossa, l'aglio e l'immancabile peperoncino ecco gli "ecoviagra"

La scienza lo conferma e certifica in accordo alla tradizione popolare che questo cibi sono efficaci afrodisiaci naturali. Dalla cicoria che risveglia l’eros alle mandorle che stimolano la fertilità, fino a pistacchi e cipolla rossa che aiutano a tenere alta la reputazione del “maschio latino” sotto le lenzuola, arriva ad Expo la top ten dei cibi afrodisiaci naturali. 

Ad affermarlo è la Coldiretti che al padiglione “No farmers no party” all’ingresso del Cardo sud dell’esposizione universale ha allestito la prima esposizione dei prodotti che la scienza o la tradizione popolare hanno certificato avere proprietà afrodisiache, con tanto di assaggi e la presentazione dello studio “L’amore dell’orto”, in occasione del Mandorla Day. 

Proprio la mandorla è uno dei cibi indispensabili in un ménage di coppia. Secondo la medicina naturale, ne bastano 30 grammi al giorno per stimolare la fertilità nell’uomo e incrementare la passione, soprattutto nelle donne. Non a caso nel Medioevo la mandorla era uno degli ingredienti principali nella cucina di corte, indispensabile per i piatti afrodisiaci e i filtri d’amore, e ancora oggi si usa regalare confetti di mandorla in occasione di battesimi e matrimoni, per augurare fertilità e prosperità nella vita futura. 

Frutta secca e passione vanno a braccettoanche nel caso dei pistacchi, come quelli di Bronte, considerati eccitante già nell’antichità, grazie all’abbondante presenza di antiossidanti. Il pistacchio potrebbe inoltre aiutare contro le difficoltà sotto… le lenzuola da parte dell’uomo.

Ma a stimolare l’eros sono anche delle verdure “insospettabili” come ad esempio la cicoria che è fonte dell’ormone maschile androstenedione. Il suo consumo almeno due volte alla settimana (250 grammi) riaccende le passioni sopite con il passare degli anni. Lo stesso discorso vale per il peperone che, soprattutto se appena colto, può essere considerato afrodisiaco grazie anche alla notevole presenza di vitamina C che ne fa un prodotto con spiccate caratteristiche antiossidanti, utili per la fertilità.

Per chi riesce a sopportarne gli “effetti collaterali” sull’alito (comunque superabili strofinando sui denti foglie di salvia, oppure masticando prezzemolo, o chicchi di caffè, menta o chiodi di garofano), un altro toccasana è la cipolla rossa che vanta un elevato contenuto di ossido nitroso, il principio attivo contenuto nel viagra. 

Ai tempi dei faraoni dell'antico Egitto la cipolla rossa veniva data agli schiavi impegnati nella costruzione delle piramidi affinché acquistassero più energia. Ma anche l’aglio è un ottimo afrodisiaco tanto che consumandone due spicchi al giorno, per tre mesi consecutivi, può essere utile nel trattamento dell’impotenza. Non a caso è tra i più popolari cibi afrodisiaci conosciuti al mondo: Ovidio consigliava agli amanti insalata di aglio e cipolle e Galeno definì il bulbo "eccitante per Venere".

Dalla terra all’acqua, un prodotto che stimola l’eros è anche l’anguilla considerata afrodisiaca sin dall'antichità per la sua forma, che ha convinto anche gli antichi cinesi e giapponesi del loro potere di stimolare il desiderio sessuale. Un rimedio infallibile per evitare figuracce tra le lenzuola è anche il peperoncino che per le sue proprietà provate da studi scientifici. Proprietà che ritroviamo anche nella Nduja, il caratteristico salume calabrese che, grazie all’elevata presenza di peperoncino, aumenta l’afflusso di sangue agli organi. 

Pure lo zafferano è tra i principali alleati di una vita sessuale frizzante. Nella mitologia greca, Zeus giaceva con le sue donne su un letto di zafferano, per aumentare sensazioni e potenza sessuale. Dalla leggenda alla scienza, una ricerca dell'Università di Guelph (Canada), pubblicata su Food Research, che ha paragonato centinaia di studi sulle sostanze afrodisiache per comprenderne l’effetto sulla funzionalità sessuale, ha provato che lo zafferano sarebbe in grado di risvegliare i sensi.

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