Passa ai contenuti principali

Censis: «Il futuro dei territori. Idee per un nuovo manifesto per lo sviluppo locale»

Turismo e filiera del cibo: binomio vincente per creare occupazione e rifare sviluppo dei territori. Anche nel Mezzogiorno
Piccolo boom di nuovi occupati nei servizi di alloggio e ristorazione: +5,4% nel primo semestre 2015 rispetto al 2013 (+7,4% al Sud). Irrefrenabile il turismo: oltre 2 milioni di visitatori in più nei primi cinque mesi dell'anno rispetto al 2013

Turismo e filiera del cibo: così si può contrastare il rischio di una secessione di fatto del Mezzogiorno. Perché oggi nell'Inner London (la regione più ricca d'Europa) il Pil per abitante supera 6 volte quello di un calabrese. Nel nuovo millennio (2001-2014) il Pil del Sud è crollato del 9,4%, mentre l'Ue cresceva nell'insieme del 17,9%. Sicilia, Campania, Calabria e Puglia ultime in Europa per tasso di occupazione.

Da dove ripartire per rifare sviluppo? Turismo e agroalimentare, binomio vincente per l'Italia. Oggi i territori italiani con i tassi di occupazione più alti sono caratterizzati da una specializzazione produttiva turistica o agroalimentare. Tra i primi 30 sistemi locali del lavoro per tasso di occupazione, ben 13 hanno una specializzazione produttiva legata al turismo: da Bressanone a Vipiteno e Ortisei, in provincia di Bolzano, a Bormio, in provincia di Sondrio. E 5 sono a vocazione agroalimentare: da Brunico ed Egna, a Bolzano, a Borgo San Lorenzo (Firenze) e Alba (Cuneo). 

Sono esperienze da cui si può e si deve ripartire per rifare sviluppo. Indicano che la filiera del cibo ‒ dalla produzione alla distribuzione, al consumo ‒ è oggi un formidabile moltiplicatore di opportunità per i territori: agroindustria, ristorazione, turismi diventano le componenti di nuove ibridazioni tra i patrimoni enogastronomici, culturali, paesaggistici, storici dei territori. Nel primo semestre del 2015 l'occupazione nei servizi di alloggio e ristorazione è cresciuta in Italia del 5,4% rispetto al primo semestre del 2013 (+7,4% nelle regioni meridionali). E negli ultimi tre anni c'è stato un vero e proprio boom di aziende agricole (+48,5%, sono quasi 113.000), soprattutto di quelle che affiancano all'attività agricola altre attività come la produzione di energia rinnovabile (+602%), la lavorazione dei prodotti (+98%) o fanno agriturismo (+16%). 

Vincono i territori che si fanno riconoscibili e incarnano la good reputation del made in Italy per il mondo, intercettando la domanda globale di tracciabilità e autenticità. Intanto decolla il turismo: quasi 900.000 visitatori in più nei primi cinque mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (35,7 milioni di arrivi) e oltre 2 milioni in più rispetto ai primi cinque mesi del 2013. È quanto emerge dalla ricerca «Il futuro dei territori. Idee per un nuovo manifesto per lo sviluppo locale» realizzata dal Censis per il Padiglione Italia di Expo 2015.

Contrastare il rischio di una secessione di fatto del Mezzogiorno. Negli anni 2010-2014 il Pil del Sud ha registrato una riduzione dell'8% in termini reali, quasi quattro volte peggio rispetto al Nord-Ovest (-2,9%) e al Nord-Est (-2,7%), e quasi il doppio rispetto al Centro (-4,3%). I dati testimoniano i rischi di una fase terminale di una secessione di fatto del Mezzogiorno avviata nel nuovo millennio, visto che anche nel precedente periodo 2000-2010 il Sud ha perso il 3,3% del Pil, mentre l'economia del Nord-Ovest è cresciuta del 5,2% e quella delle regioni del Centro del 7%. Ma in passato non è stato sempre così. 

Negli anni '70 il Pil del Mezzogiorno ha registrato complessivamente un +46,4% in termini reali (una crescita maggiore del +45,2% della media nazionale e del +34,1% del Nord-Ovest). Anche negli anni '80 il Pil del Sud è cresciuto più che negli altri territori: +30,2% rispetto al +26,9% della media nazionale, al +24,4% del Nord-Ovest, al +25,1% del Nord-Est e al +29,2% delle regioni del Centro. E pure negli anni '90 l'economia del Sud cresceva: il Pil è aumentato agli stessi ritmi del Nord-Ovest (+13,8%). Al contrario, nel nuovo millennio (2001-2014) il Pil del Mezzogiorno è crollato complessivamente del 9,4%, mentre la flessione a livello nazionale è stata dell'1,1%, il Pil della Ue a 28 Paesi è cresciuto del 17,9% e quello dei Paesi dell'area dell'euro è aumentato del 13,6%.

Gli elevati divari economici in Italia e in Europa. In Europa il Pil pro-capite più alto si registra nell'Inner London, dove raggiunge 94.100 euro: 25 volte di più rispetto alla regione bulgara Severozapaden, la più povera del continente, dove il Pil per abitante è fermo a 3.800 euro. Nell'Inner London il Pil pro-capite è pari a quello di 6 residenti della Calabria (15.200 euro) e comunque vale il doppio di quello dei residenti della Provincia autonoma di Bolzano, che sono i più benestanti d'Italia (40.000 euro). Un residente a Bolzano ha un Pil pro-capite equivalente a quello di quasi 3 calabresi.

Dare lavoro ai meno occupati del continente. Quattro regioni meridionali (Sicilia, Campania, Calabria e Puglia) si collocano agli ultimi quattro posti della graduatoria europea per tasso di occupazione della popolazione con età tra i 15 e i 64 anni, al di sotto di regioni come le spagnole Ceuta e Melilla, della Réunion francese e addirittura di tutte le regioni della Grecia e del Portogallo. 

Tra le prime 20 regioni della Ue per tasso di occupazione non è presente nessun territorio italiano: figurano solo regioni di Germania, Regno Unito, Svezia e Finlandia. Il primo territorio italiano si colloca solo all'86° posto nella graduatoria europea: è la Provincia autonoma di Bolzano, con un tasso di occupazione del 70,8%. E bisogna scendere al 130° posto per trovare la seconda regione italiana nella graduatoria: l'Emilia Romagna (66,3%). Le regioni meridionali (in particolare, Calabria, Campania e Sicilia, con tassi di occupazione intorno al 39%) presentano valori inferiori alla metà del tasso di occupazione dell'eccellenza europea di vertice, che è la regione finlandese Åland (82 occupati su 100).

Questi sono alcuni dei principali risultati della ricerca «Il futuro dei territori. Idee per un nuovo manifesto per lo sviluppo locale» realizzata dal Censis per il Padiglione Italia di Expo 2015, che è stata presentata oggi a Milano da Giuseppe De Rita, Presidente del Censis, nell'ambito di una giornata di riflessione a cui hanno partecipato, tra gli altri, Cesare Vaciago, Direttore Territori e Contenuti del Padiglione Italia di Expo 2015, Aldo Bonomi, Direttore del Consorzio Aaster, e Fabrizio Barca, Dirigente Generale del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...