Passa ai contenuti principali

Gambero Rosso: Extravergine oro d'Italia

Extravergine oro d'Italia. Il primo corso di avvicinamento all'olio di oliva presso la Città del Gusto di Roma
Partirà il 12 ottobre 2015 il corso di avvicinamento all'olio extravergine di oliva. Le lezioni, di due ore ciascuna, si svolgeranno presso la Città del gusto di Roma, sede delle scuole del Gambero Rosso

L'oro verde d'Italia, uno dei prodotti più rappresentativi del made in Italy e alla base della dieta mediterranea. È l'olio extravergine d'oliva il protagonista del nuovo corso amatoriale in arrivo alle scuole del Gambero Rosso. Il corso si articola in tre incontri di due ore ciascuno e si svolgerà ogni lunedì a partire dal 12 ottobre 2015.

Il corso

Le lezioni sono tenute da Indra Galbo, assaggiatore di olio extravergine d'oliva del Gambero Rosso e comprendono una parte teorica e una di degustazione. Un corso alla scoperta delle cultivar italiane e delle diverse produzioni regionali del nostro paese. Metodi di produzione, importanza del prodotto nella cultura gastronomica italiana e nella dieta mediterranea, questi i temi delle lezioni teoriche. Non manca, inoltre, una parte dedicata alla tecnica di abbinamento con i piatti della tradizione.

Ma veniamo all'assaggio. Primo obiettivo del corso? È quello di individuare e riconoscere i difetti dell'olio. Le spiegazioni saranno seguite da degustazioni di olio di tutta Italia, al fine di riuscire a descrivere e distinguere i prodotti buoni da quelli difettati. Altro elemento importante durante l'assaggio è il riconoscimento delle diverse gradazioni di fruttato. Dal più al meno intenso, il fruttato è il segno distintivo dell'extravergine di qualità, componente imprescindibile per la descrizione del prodotto.

Extravergine l'oro d'Italia: ABC dell'olio | Roma | 12, 19, 26 ottobre 2015, ore: 18.00 – 20.00 | Via Ottavio Gasparri, 13 | tel. +39 06 55 112 211 |scuole.roma@cittadelgusto.it

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...