Passa ai contenuti principali

Birra del Borgo presenta “Chef Bizzarri”

La birra artigianale incontra la cucina d'autore
Nasce il progetto "Chef Bizzarri". Le birre "Bizzarre" di Birra del Borgo sposano l'alta cucina. Accostamenti insoliti, sperimentazioni e giochi di gusto. Prima tappa martedì 20 settembre presso il ristorante Stazione di Posta, nella Città dell'Altra Economia di Testaccio. L’evento di chiusura del progetto è previsto per il mese di dicembre presso il birrificio di Spedino.

Birra del Borgo si interroga sul binomio birra e cucina di qualità. Lo fa organizzando degli incontri su territorio nazionale, coinvolgendo chef e ristoratori pronti a raccogliere la sfida. La serata fa parte di un progetto più ampio che coinvolgerà cuochi e ristoratori sul territorio nazionale. 

Protagonisti dell'evento saranno Leonardo Di Vincenzo, fondatore di Birra del Borgo, Luigi Nastri, il padrone di casa, Davide Del Duca di Fernanda Osteria e Walter Musco della pasticceria Bompiani. Si parte alle 19,30 con un aperitivo all'aperto e a seguire la cena, tutto in un'atmosfera rilassata e informale.

Dodici birre “BIZZARRE”, una per ogni mese dell'anno, che fanno convivere gusti e profumi inediti. Sorprendere e sperimentare sono le parole d'ordine di questa originale “collana” creata da Birra del Borgo da cui è nato il progetto “CHEF BIZZARRI”. L’obiettivo  è quello di raccontare una nuova idea di birra, libera dai luoghi comuni e vicina alla cucina d'autore, attraverso una serie di incontri sul territorio nazionale con cuochi e ristoratori pronti a mettersi in gioco.

Martedì 20 settembre, presso il ristorante Stazione di Posta, si terrà il primo appuntamento che vedrà impegnati ai fornelli il talentuoso padrone di casa, Luigi Nastri, Davide Del Duca di Fernanda Osteria, bistrot contemporaneo a due passi da Porta Portese, e Walter Musco, della celebre pasticceria Bompiani, nell’omonima piazza capitolina. Sul palcoscenico, accanto ai racconti di Leonardo Di Vincenzo, fondatore di Birra del Borgo, quelli di cuochi, amici, appassionati e giornalisti del settore.

Sei piatti che cercheranno un felice connubio con quattro birre siglate Birra del Borgo, tre bizzarre e una stagionale: la Rubus, la birra fatta con i lamponi, l’Etrusca, ispirata alle antiche bevande fermentate, l’Equilibrista, realizzata con il 40% di mosto di vino e la Stelle&Strisce, omaggio alla bandiera statunitense con il suo mix di luppoli americani.

Dopo Roma, CHEF BIZZARRI sbarcherà a Torino, nel mese di ottobre, da Banco vini e alimenti di Andrea Gherra e Pietro Vergano. Sempre ad ottobre la seconda tappa romana vedrà impegnato ai fornelli Adriano Baldassarre con il suo Tordomatto mentre a novembre sarà la volta di Milano.

L’evento di chiusura del progetto è previsto per il mese di dicembre presso il birrificio di Spedino, in quel di Borgorose, che ha da poco visto la nascita della suggestiva taproom “Bancone”, un luogo in cui stare, comprare e degustare.

Birra e cucina, alta cucina, cos'hanno da dirsi? Venite a scoprirlo
MARTEDÌ 20 SETTEMBRE PRESSO IL RISTORANTE STAZIONE DI POSTA
Largo Dino Frisullo, Città dell’Altra Economia (Zona Macro – Testaccio), Roma.
Una serata che vuole raccontare il dialogo tra birra e cucina di qualità attraverso accostamenti insoliti, sperimentazioni e giochi di gusto.
Aperitivo alle ore 19.30 e cena a seguire – Costo euro 60 a persona
Per info e prenotazioni
Tel 06 5743548
info@stazionediposta.eu

Il progetto

Il progetto “CHEF BIZZARRI” nasce con l’obiettivo di coinvolgere chef e ristoratori selezionati nella creazione di serate evento originali, finalizzate al gioco e alla sperimentazione. Protagonista la birra di qualità accanto a piatti e/o prodotti caratterizzati da italianità, naturalità, creatività e gusto.
Dodici birre “BIZZARRE”, una per ogni mese dell'anno, che fanno convivere gusti e profumi inediti. Sorprendere e sperimentare sono le parole d'ordine di questa originale “collana” creata da Birra del Borgo da cui è nato il progetto “CHEF BIZZARRI”. L’obiettivo è quello di raccontare una nuova idea di birra, libera dai luoghi comuni e vicina alla cucina d'autore, attraverso una serie di incontri sul territorio nazionale con cuochi e ristoratori pronti a mettersi in gioco. Sul palcoscenico, al centro della scena, i racconti di birrai, cuochi, amici, appassionati e giornalisti del settore. Birra e cucina, alta cucina, cos’hanno da dirsi? Molto più di quanto si creda in realtà, anche se la birra, quella buona, non è ancora riuscita a guadagnarsi un posto, più o meno in vista, nel mondo delle sale e delle cucine che contano. Eppure il lavoro del birraio è molto vicino a quello del cuoco: entrambi scelgono le materie prime che preferiscono e le combinano seguendo la propria ricetta. Tecnica e conoscenza ma anche creatività e voglia di sperimentare fanno il resto. E’ fuori discussione che la birra abbia un ruolo privilegiato su molte tavole, da quelle plebee fino a quelle borghesi, un ruolo però ancora molto da valorizzare. I motivi di questa mancata valorizzazione sono molteplici e vanno dalla scarsa preparazione del personale di sala sul tema alla difficile convivenza con ampie carte di vini. Senza contare che molti la immaginano ancora rinchiusa nei pub e nelle birrerie, ed è esclusivamente lì che la cercano e la consumano.

ECCO LE DODICI BIZZARRE, UNA PER OGNI MESE DELL’ANNO

Fragus (con fragole), Prunus (con ciliegie), Perle ai Porci (con le ostriche), Ducale (maturata 24 mesi in botte), Rubus (con i lamponi), Etrusca (ispirata alle antiche bevande fermentate), Caos (con mosti di Duchessa e Malvasia), Duchessic (la Duchessa incontra il Lambic), Castagnale (con castagne essiccate sul fuoco), Morning Rush (con fiori di luppolo appena raccolti), Sedicigradi (sedici mesi di maturazione e invecchiamento in barrique), L’equilibrista (40% di mosto di vino e 60% di mosto di birra).

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece