“Paesaggi Terrazzati: scelte per il futuro”. Un radicale cambiamento della visione dell’uomo quale artefice principale nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione del paesaggio
Dal 6 al 15 ottobre il Consorzio di tutela parteciperà al prestigioso incontro internazionale per parlare di viticoltura eroica sulle colline terrazzate del Soave.
Dal 6 al 15 ottobre il Consorzio di tutela parteciperà al prestigioso incontro internazionale per parlare di viticoltura eroica sulle colline terrazzate del Soave.
I paesaggi terrazzati sono presenti in tutto il mondo e rappresentano l’evidenza concreta e tangibile di come la vita possa svilupparsi fin nei declivi più scoscesi delle aree montane e costiere di ogni parte della terra. Dal Chiostro dei Tolentini di Venezia all'Orto Botanico di Padova. In mezzo il Veneto, con i suoi paesaggi e le sue colline che saranno protagoniste del Terzo Incontro Mondiale sui Paesaggi Terrazzati in programma dal 6 al 15 ottobre, organizzato dal movimento indipendente "Alleanza Mondiale per i Paesaggi Terrazzati (ITLA), assieme allo IUAV di Venezia e all'Università di Padova.
Al convegno internazionale, che aprirà i battenti a Venezia (6-7 ottobre, Chiostro dei Tolentini) e chiuderà a Padova (13-14 ottobre, Orto Botanico) parteciperà anche il Soave in virtù del recente riconoscimento ministeriale quale primo paesaggio rurale di interesse storico d'Italia. L'evento di natura itinerante vedrà le delegazioni partecipanti spostarsi di giorno in giorno nei territori oggetto di studio, comprese le colline ad est di Verona.
Forti le attese per questo appuntamento di respiro internazionale: i paesaggi terrazzati sono presenti in tutto il mondo e rappresentano l’evidenza concreta e tangibile di come la vita possa svilupparsi fin nei declivi più scoscesi delle aree montane e costiere di ogni parte della terra. Prendersi cura dei paesaggi terrazzati significa riconoscere il fatto che essi possono rispondere in modo concreto a richieste contemporanee e diverse, come la conservazione del valore storico e culturale, l’esplicazione di funzioni ambientali e idrogeologiche, il miglioramento della qualità della vita attraverso produzioni agroalimentari di qualità, il senso di appartenenza, lo sviluppo sostenibile
La partecipazione del Soave al Terzo Incontro Mondiale sui paesaggi terrazzati è quindi il naturale risultato di un percorso che ha visto la denominazione essere assegnataria per prima in Italia del titolo di paesaggio storico rurale, da cui si evince un radicale cambiamento di visione che pone l’uomo al centro del contesto agricolo, non più come soggetto che turba l’ecosistema esistente con una forma di agricoltura intensiva ma, al contrario, come artefice principale nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione del paesaggio.
Negli ultimi decenni i terrazzamenti sono stati poco apprezzati e valorizzati. Dalla fine del secolo scorso si registra tuttavia un interesse crescente nei confronti di una comprensione più profonda di questi paesaggi alcuni tra questi hanno ricevuto riconoscimenti internazionali (i terrazzamenti di Ifugao nelle Filippine; i terrazzi Yuanyang nello Yunnan, Cina; l’isola di Bali in Indonesia; le Cinque Terre e la Costiera Amalfitana in Italia, inseriti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO). Nonostante tali riconoscimenti, e il crescente interesse a livello mondiale, molti paesaggi terrazzati rimangono abbandonati o si trovano a fronteggiare rischi di natura geologica.
Il terzo Incontro mondiale sui Paesaggi Terrazzati intende dare un forte impulso all’impegno internazionale per proteggere e valorizzare questi paesaggi nella loro polifunzionalità. Offrirà ai partecipanti, provenienti da stati e continenti diversi, una conoscenza del notevole e variegato patrimonio di paesaggi terrazzati esistente in particolare in Italia e nei vicini paesi del Mediterraneo e dell’Europa Centrale.
«Essere parte attiva all'interno di questo prestigioso incontro internazionale - sottolinea Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave - rappresenta la prosecuzione di un percorso che abbiamo iniziato diversi anni fa e che sottolinea la valenza delle colline terrazzate del Soave, al cui interno, nella zona classica, sono stati individuati 1700 ettari collinari, microparcellizati, coltivati secondo le tecniche della viticoltura eroica. Risale infatti al 1816 la prima mappa, tratta dal catasto napoleonico, che censisce i vigneti del Soave, in base alla quale poi nel 1931, con decreto regio, è stata istituita la prima denominazione italiana. In questa zona – percepita come isola non urbanizzata nella campagna veneta - sono ancora oggi presenti elementi di edilizia storica, capitelli votivi, forme di allevamento come la pergola, muretti a secco. Esistono inoltre vigneti di oltre 100 anni, tutt’oggi produttivi».
La 1a Conferenza Internazionale sui Paesaggi Terrazzati si è tenuta nella Repubblica Popolare Cinese nel novembre 2010 a Mengzi (Yunnan), alla presenza di più di 90 esperti internazionali, provenienti da 16 Paesi, e più di 150 specialisti provenienti dalla Cina. La conferenza si è svolta sotto l’egida di UNESCO, FAO, Convenzione di Ramsar e diverse Istituzioni e Ministeri cinesi.
La 2a Conferenza Internazionale sui Paesaggi Terrazzati si è tenuta a Cusco, nelle Ande peruviane, nel 2014, con la partecipazione di ricercatori, attivisti e agricoltori dei paesaggi terrazzati di tutto il mondo, per discutere e concordare azioni volte alla loro protezione, conservazione e promozione.
Al convegno internazionale, che aprirà i battenti a Venezia (6-7 ottobre, Chiostro dei Tolentini) e chiuderà a Padova (13-14 ottobre, Orto Botanico) parteciperà anche il Soave in virtù del recente riconoscimento ministeriale quale primo paesaggio rurale di interesse storico d'Italia. L'evento di natura itinerante vedrà le delegazioni partecipanti spostarsi di giorno in giorno nei territori oggetto di studio, comprese le colline ad est di Verona.
Forti le attese per questo appuntamento di respiro internazionale: i paesaggi terrazzati sono presenti in tutto il mondo e rappresentano l’evidenza concreta e tangibile di come la vita possa svilupparsi fin nei declivi più scoscesi delle aree montane e costiere di ogni parte della terra. Prendersi cura dei paesaggi terrazzati significa riconoscere il fatto che essi possono rispondere in modo concreto a richieste contemporanee e diverse, come la conservazione del valore storico e culturale, l’esplicazione di funzioni ambientali e idrogeologiche, il miglioramento della qualità della vita attraverso produzioni agroalimentari di qualità, il senso di appartenenza, lo sviluppo sostenibile
La partecipazione del Soave al Terzo Incontro Mondiale sui paesaggi terrazzati è quindi il naturale risultato di un percorso che ha visto la denominazione essere assegnataria per prima in Italia del titolo di paesaggio storico rurale, da cui si evince un radicale cambiamento di visione che pone l’uomo al centro del contesto agricolo, non più come soggetto che turba l’ecosistema esistente con una forma di agricoltura intensiva ma, al contrario, come artefice principale nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione del paesaggio.
Negli ultimi decenni i terrazzamenti sono stati poco apprezzati e valorizzati. Dalla fine del secolo scorso si registra tuttavia un interesse crescente nei confronti di una comprensione più profonda di questi paesaggi alcuni tra questi hanno ricevuto riconoscimenti internazionali (i terrazzamenti di Ifugao nelle Filippine; i terrazzi Yuanyang nello Yunnan, Cina; l’isola di Bali in Indonesia; le Cinque Terre e la Costiera Amalfitana in Italia, inseriti nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO). Nonostante tali riconoscimenti, e il crescente interesse a livello mondiale, molti paesaggi terrazzati rimangono abbandonati o si trovano a fronteggiare rischi di natura geologica.
Il terzo Incontro mondiale sui Paesaggi Terrazzati intende dare un forte impulso all’impegno internazionale per proteggere e valorizzare questi paesaggi nella loro polifunzionalità. Offrirà ai partecipanti, provenienti da stati e continenti diversi, una conoscenza del notevole e variegato patrimonio di paesaggi terrazzati esistente in particolare in Italia e nei vicini paesi del Mediterraneo e dell’Europa Centrale.
«Essere parte attiva all'interno di questo prestigioso incontro internazionale - sottolinea Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave - rappresenta la prosecuzione di un percorso che abbiamo iniziato diversi anni fa e che sottolinea la valenza delle colline terrazzate del Soave, al cui interno, nella zona classica, sono stati individuati 1700 ettari collinari, microparcellizati, coltivati secondo le tecniche della viticoltura eroica. Risale infatti al 1816 la prima mappa, tratta dal catasto napoleonico, che censisce i vigneti del Soave, in base alla quale poi nel 1931, con decreto regio, è stata istituita la prima denominazione italiana. In questa zona – percepita come isola non urbanizzata nella campagna veneta - sono ancora oggi presenti elementi di edilizia storica, capitelli votivi, forme di allevamento come la pergola, muretti a secco. Esistono inoltre vigneti di oltre 100 anni, tutt’oggi produttivi».
La 1a Conferenza Internazionale sui Paesaggi Terrazzati si è tenuta nella Repubblica Popolare Cinese nel novembre 2010 a Mengzi (Yunnan), alla presenza di più di 90 esperti internazionali, provenienti da 16 Paesi, e più di 150 specialisti provenienti dalla Cina. La conferenza si è svolta sotto l’egida di UNESCO, FAO, Convenzione di Ramsar e diverse Istituzioni e Ministeri cinesi.
La 2a Conferenza Internazionale sui Paesaggi Terrazzati si è tenuta a Cusco, nelle Ande peruviane, nel 2014, con la partecipazione di ricercatori, attivisti e agricoltori dei paesaggi terrazzati di tutto il mondo, per discutere e concordare azioni volte alla loro protezione, conservazione e promozione.
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