Nomisma Wine Monitor. Focus sulla Toscana del vino
Export a 902 Mn/Euro nel 2015 pari al 17% di tutto l'export vini Italia.
Nell’ambito di un incontro organizzato dall'Accademia dei Georgofili sul comparto vitivinicolo toscano, Denis Pantini - Direttore Nomisma Agroalimentare e Wine Monitor Nomisma, ha fornito alcuni dati e considerazioni sul ruolo socio economico e prospettive future della regione alla luce del quadro di mercato che si prospetta nei prossimi anni.
Il settore enologico toscano ha registrato nel 1°semestre 2016 un valore dell’export che si attesta ad oltre 427 milioni di euro, pesando per il 17% sul totale delle esportazioni vinicole nazionali e rappresentando così, dopo il Veneto, la seconda regione per valore delle vendite all’estero.
Un ruolo di primo piano, quello della filiera vitivinicola toscana, che risulta ancora più evidente sull’economia regionale se si pensa, infatti, che l’incidenza dell’export di vino sul totale dell’export agroalimentare toscano è pari al 38% contro una media nazionale del 15%.
Questi alcuni dei dati presentati da Wine Monitor Nomisma nel corso dell'evento organizzato dall'Accademia dei Georgofili a cui hanno partecipato Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Lamberto Frescobaldi, presidente del gruppo vinicolo Marchesi Frescobaldi, Marco Remaschi, Assessore all'agricoltura della regione Toscana e Giuseppe Martone, provveditore regionale dell'Amministrazione Penitenziaria della Toscana.
“Qualità e buona reputazione dei vini toscani sono testimoniati anche dal prezzo medio all’export, quasi 6 euro al litro contro una media nazionale che si attesta sui 2,7”. È quanto dichiara Lamberto Frescobaldi, presidente dell’omonimo gruppo, commentando i dati della ricerca Nomisma Wine Monitor. Sessantamiladuecento ettari vitati, pari al 9,2% del vigneto Italia. Rispetto all’intera superficie agricola toscana, l’incidenza della vite è pari all’8,5%, contro una media nazionale che è di poco superiore al 5%. 2,8 milioni di ettolitri di vino, pari al 6% della produzione nazionale. Il 95% del vino toscano è a marchio Dop e Igp (ex Doc-Docg e Igt). A livello nazionale, l’incidenza del vino a denominazione è pari al 75%. L’89% del vino prodotto in regione è rosso (in Italia la produzione di vini rossi è pari al 47% del totale). 902,4 milioni di euro di vino esportato nel 2015 (427,1 nel I° semestre 2016), pari al 17% dell’export di vino italiano. L’incidenza dell’export di vino sul totale dell’export agroalimentare toscano è pari al 38% contro una media nazionale del 15%. La Toscana rappresenta la regione italiana in cui il vino detiene il peso più alto sul totale delle esportazioni agroalimentari. Sul fronte del valore aggiunto prodotto dalle imprese vinicole (società di capitali: srl e spa) a livello nazionale (quasi 2 miliardi di euro), la Toscana incide per il 19%, rappresentando la seconda regione, dopo il Veneto.
La top 10 delle regioni esportatrici, in termini di milioni di euro:
Veneto 935,1;
Toscana 427,1;
Piemonte 404,6;
Trentino-Alto Adige 249,4;
Emilia Romagna 131,5;
Lombardia 124,3;
Abruzzo 72,3;
Sicilia 54,7;
Puglia 57,4;
Friuli-Venezia Giulia 53,4.
I mercati esteri di riferimento dei vini toscani – in percentuale sui valori dell’export del primo semestre 2016 – sono soprattutto gli Stati Uniti col 36,9% e la Germania col 14,3%. Per quanto riguarda l’evoluzione dell’export dalla Toscana nei mercati top, considerando la variazione degli ultimi 5 anni, vediamo l’Unione Europea con + 36%, mentre i mercati extra UE + 69%.
La classifica dei Paesi coi consumi di vino pro capite più alto è la seguente:
Francia (37,5 litri all’anno a persona),
Italia (37,1),
Germania (25,1),
Argentina (23,7),
Regno Unito e Spagna (20,9),
Canada (15,2),
Stati Uniti (9,7),
Cina (1,5).
Nonostante proprio la Cina sia il Paese col consumo pro capite più basso, è il Paese in cui il consumo di vino cresce di più, di ben 44,7% fra il 2010 e il 2015, seguito dal Canada (19,4%), Russia (19,1%), Stati Uniti (11,6%), Italia (11,4%) e a grande distanza dagli altri Paesi, in particolare Argentina, Spagna, Regno Unito, Germania, Francia. Le prospettive di crescita dei consumi di vino rosso nei mercati esteri top nei prossimi 5 anni: Cina 82%, Canada 14%, Russia 12%, USA 7%, Svezia 4%, Giappone 3%.
Export a 902 Mn/Euro nel 2015 pari al 17% di tutto l'export vini Italia.
Nell’ambito di un incontro organizzato dall'Accademia dei Georgofili sul comparto vitivinicolo toscano, Denis Pantini - Direttore Nomisma Agroalimentare e Wine Monitor Nomisma, ha fornito alcuni dati e considerazioni sul ruolo socio economico e prospettive future della regione alla luce del quadro di mercato che si prospetta nei prossimi anni.
Il settore enologico toscano ha registrato nel 1°semestre 2016 un valore dell’export che si attesta ad oltre 427 milioni di euro, pesando per il 17% sul totale delle esportazioni vinicole nazionali e rappresentando così, dopo il Veneto, la seconda regione per valore delle vendite all’estero.
Un ruolo di primo piano, quello della filiera vitivinicola toscana, che risulta ancora più evidente sull’economia regionale se si pensa, infatti, che l’incidenza dell’export di vino sul totale dell’export agroalimentare toscano è pari al 38% contro una media nazionale del 15%.
Questi alcuni dei dati presentati da Wine Monitor Nomisma nel corso dell'evento organizzato dall'Accademia dei Georgofili a cui hanno partecipato Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Lamberto Frescobaldi, presidente del gruppo vinicolo Marchesi Frescobaldi, Marco Remaschi, Assessore all'agricoltura della regione Toscana e Giuseppe Martone, provveditore regionale dell'Amministrazione Penitenziaria della Toscana.
“Qualità e buona reputazione dei vini toscani sono testimoniati anche dal prezzo medio all’export, quasi 6 euro al litro contro una media nazionale che si attesta sui 2,7”. È quanto dichiara Lamberto Frescobaldi, presidente dell’omonimo gruppo, commentando i dati della ricerca Nomisma Wine Monitor. Sessantamiladuecento ettari vitati, pari al 9,2% del vigneto Italia. Rispetto all’intera superficie agricola toscana, l’incidenza della vite è pari all’8,5%, contro una media nazionale che è di poco superiore al 5%. 2,8 milioni di ettolitri di vino, pari al 6% della produzione nazionale. Il 95% del vino toscano è a marchio Dop e Igp (ex Doc-Docg e Igt). A livello nazionale, l’incidenza del vino a denominazione è pari al 75%. L’89% del vino prodotto in regione è rosso (in Italia la produzione di vini rossi è pari al 47% del totale). 902,4 milioni di euro di vino esportato nel 2015 (427,1 nel I° semestre 2016), pari al 17% dell’export di vino italiano. L’incidenza dell’export di vino sul totale dell’export agroalimentare toscano è pari al 38% contro una media nazionale del 15%. La Toscana rappresenta la regione italiana in cui il vino detiene il peso più alto sul totale delle esportazioni agroalimentari. Sul fronte del valore aggiunto prodotto dalle imprese vinicole (società di capitali: srl e spa) a livello nazionale (quasi 2 miliardi di euro), la Toscana incide per il 19%, rappresentando la seconda regione, dopo il Veneto.
La top 10 delle regioni esportatrici, in termini di milioni di euro:
Veneto 935,1;
Toscana 427,1;
Piemonte 404,6;
Trentino-Alto Adige 249,4;
Emilia Romagna 131,5;
Lombardia 124,3;
Abruzzo 72,3;
Sicilia 54,7;
Puglia 57,4;
Friuli-Venezia Giulia 53,4.
I mercati esteri di riferimento dei vini toscani – in percentuale sui valori dell’export del primo semestre 2016 – sono soprattutto gli Stati Uniti col 36,9% e la Germania col 14,3%. Per quanto riguarda l’evoluzione dell’export dalla Toscana nei mercati top, considerando la variazione degli ultimi 5 anni, vediamo l’Unione Europea con + 36%, mentre i mercati extra UE + 69%.
La classifica dei Paesi coi consumi di vino pro capite più alto è la seguente:
Francia (37,5 litri all’anno a persona),
Italia (37,1),
Germania (25,1),
Argentina (23,7),
Regno Unito e Spagna (20,9),
Canada (15,2),
Stati Uniti (9,7),
Cina (1,5).
Nonostante proprio la Cina sia il Paese col consumo pro capite più basso, è il Paese in cui il consumo di vino cresce di più, di ben 44,7% fra il 2010 e il 2015, seguito dal Canada (19,4%), Russia (19,1%), Stati Uniti (11,6%), Italia (11,4%) e a grande distanza dagli altri Paesi, in particolare Argentina, Spagna, Regno Unito, Germania, Francia. Le prospettive di crescita dei consumi di vino rosso nei mercati esteri top nei prossimi 5 anni: Cina 82%, Canada 14%, Russia 12%, USA 7%, Svezia 4%, Giappone 3%.
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