PIEDIMONTE MATESE. ECCEZIONALE RINVENIMENTO ALL'ISTITUTO AGRARIO. Nei laboratori trovata una collezione di semi risalenti ad 80 anni fa ben conservati!
E' il "tesoretto"
dell'Itas! C'è perfino il seme del pomodoro della Regina Margherita,
utilizzato per condire la famosissima pizza. Trovati anche i semi di
grano che oggi non esistono più, tra i quali le qualità "Rieti" "Gentil
Rosso" "Falerna" "Mentana" "Odessa" "Dauno" e tanti altri ancora. Sugli
scudi il dirigente scolastico Nicolino Lombardi e i suoi docenti per la
passione e l'abnegazione riposta nella ricerca...
Una collezione di semi di oltre cento varietà diverse risalente quasi
per intero all'era fascista è ancora conservata nel laboratorio di
scienze dell’Istituto Tecnico Agrario di Piedimonte Matese.
I semi sono conservati con naftalina in piccoli contenitori di vetro
sigillati con ceralacca, stipati in due armadietti con ante di vetro.
L’etichetta riporta la scritta della varietà eseguita ad inchiostro con
un pennino ed in tutto in ogni contenitore è conservato poco più di un
pugno di semi.
Si tratta di centinaia di contenitori all’interno dei quali c’è un po’
di tutto, dalla cipolla al peperoncino, dal fagiolo bianco cannellino al
pomodoro regina margherita (uno degli ingredienti di quella che oggi è
chiamata pizza Margherita, dedicata appunto alla regina ), dal grano
Rieti al trifoglio, su alcuni contenitori l’etichetta non è più presente
e ciò rende momentaneamente inutilizzabili i semi in quanto non
classificabili, altre etichette sono parzialmente riconoscibili ma… fra
le tante specie e varietà sicuramente riconoscibili ve ne sono molte di
grano.
Avrete sicuramente sentito parlare della varietà di grano Rieti e dei
grani ottenuti da Nazareno Strampelli in epoca fascista incrociando
questa varietà con altre, avrete sentito parlare del Gentil Rosso, del
Falerna, del Mentana, dell’Odessa duro, del Dauno, della segale,
dell’orzo nostrano, dell’avena delle Puglie, ebbene queste varietà sono
parte della collezione.
E’ straordinario perché se riusciremo a farli germinare, come è
probabile, questi semi avranno saltato 80 generazioni e potranno essere
conservati per almeno altrettanti anni anche con la tecnica semplice
come quella già utilizzata, fra l’altro ci sono già candidature di
aziende ed Enti che vogliono impegnarsi a custodire queste varietà
coltivandole seguendone per nostro conto la coltivazione.
Sulla germinabilità qualche speranza c’è, i semi sono sani e mi
raccontano che già tre anni fa è stata sperimentata la germinabilità su
una varietà di pomodoro aprendo e chiudendo il piccolo contenitore e
prelevando alcuni semi.
Ebbene, non ci crederete,questi semi ultraottantenni, contrariamente a tutte le aspettative,
sono germinati dando una pianta e un frutto e il pomodoro regina
margherita è riuscito a sopravvivere ben 80 anni.
L’idea è quella di far germinare le varietà di grano in modo da
rinnovarne i semi e conservarli per almeno altro 80 anni e di produrne
quantità sufficienti per la divulgazione senza escludere la possibilità
di produrne a sufficienza per panificare presso il convitto per uso
interno. E qua, il forno costruito con vecchi coppi frantumati e la
planetaria sono pronti da tempo. La ricerca in archivio deve essere
ancora portata a termine, ma la collezione è riportata in un libro
dell’inventario redatto fra il 1938 e il 1942 fra i materiali del
laboratorio di scienze e probabilmente risale ad un periodo antecedente
al 1938 ed in particolare agli anni della Battaglia del Grano,
combattuta a partire dal 1925.
Quindi per quest’anno l’obiettivo è semplice: far germinare e coltivare
alcune varietà di grano per garantire la riproduzione di seme nuovo per
poi arrivare a produrne quantità accettabili per la semina. Nell'azienda
di Alife quest’anno a fine giugno abbiamo raccolto grano della varietà
detta francese e per il prossimo anno abbiamo seminato segale di Letino
il cui seme è stato selezionato con una antica svecciatrice e in futuro,
si mira a riprodurre le varietà del tesoretto. … disponibilità dl
terreno permettendo, vista la scellerata delibera di G. P. n. 24 del 1
aprile 2014 consultabile sull'albo pretorio della Giunta Provinciale di
Caserta (http://www.provincia.caserta.it/it/web/albo-pretorio/delibere-di-giunta)
che sostanzialmente sottrae all’Istituto Tecnico Agrario tutto il
terreno fertile dell’Azienda di via Fontanelle e lo affida al comune di
Alife …delibera che l’Istituto si accinge a contestare con ogni mezzo in
tutte le sedi possibili.
Intanto presso l’Istituto Agrario, come al solito si cerca di andare al
sodo, per cui a costo zero, si sta realizzando la serra necessaria ed i
professori Massaro Antonio e Lombardi Antonio, insegnanti competenti in
materia, stanno curando questa prima fase di classificazione delle
varietà ed il tentativo di germinazione del grano, per passare in futuro
alla semina di quest’ultimo e alla germinazione delle altre specie e
varietà in collaborazione con partner che ne sappiano apprezzare il
valore.
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