Passa ai contenuti principali

Distillati, arriva il Pisco, eccellenza del bere peruviano

Arriva ufficialmente in Italia il PISCO, distillato DOC peruviano con oltre 400 anni di storia.

Per la prima volta in Italia è stato presentato ufficialmente il Pisco, prodotto d’eccellenza peruviano, attraverso un incontro esperienziale organizzato dall’Ufficio Economico Commerciale del Perù a Milano, con distributori, opinion leader e istituzioni.

L’appuntamento si è tenuto il 15 ottobre presso il Four Seasons Hotels di Milano e ha avuto l’obiettivo di valorizzare la diffusione della cultura di questo prezioso distillato.

La grande versatilità del Pisco permette di essere consumato sia puro che elaborato in forma di cocktail: per questo motivo l’evento si è  focalizzato su un incontro di degustazione guidato il cui obiettivo è di implementare la conoscenza del distillato peruviano. 

Dichiara Amora Carbajal Schumacher, Direttrice Generale dell’Ufficio Commerciale del Perù a Milano: “Il nostro obiettivo è promuovere in Italia il Pisco, tesoro tradizionale delle cultura peruviana, prodotto da oltre 400 anni, che è parte integrante dell’identità del Paese e simbolo nazionale. Per tale ragione l’Ufficio Commerciale del Perù ha dedicato agli operatori del settore del Beverage e dei Leading Spirits un incontro per fare conoscere il mondo del Pisco”.

All’evento sono intervenuti: Johann Spitzer, past president di Conapisco – Consorzio nazionale del Pisco, Roberto D’Alessandro, International Bartender, Bar Consultant, collabora con Bartender.it e con il Gruppo Meregalli come Responsabile Educational Brands Spirits, e Dom Costa, International Bartender e Bar Consultant.

IL DISTILLATO

Il Pisco è il distillato di origine peruviana, dal gusto intenso e raffinato, che si ottiene esclusivamente dalla distillazione, in alambicchi di rame, del mosto d’uva Pisqueras fermentato. Per la produzione si preservano i metodi tradizionali, in modo da tutelare e valorizzare l’autenticità del prodotto. Tutte le fasi di lavorazione sono meticolosamente controllate, così come i particolari recipienti d’argilla, chiamati “piskos”, nei quali è conservato il liquore. La storia del Pisco è infatti antichissima: ha origine in epoca coloniale, sotto la dominazione spagnola, verso la fine del XVI secolo, ed è la prima acquavite d’uva prodotta in tutto il continente americano.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Il Pisco risulta essere alla vista incolore, limpido e brillante, al gusto equilibrato, caldo e persistente, all’olfatto leggero, fruttato, floreale e amabile. Il grado alcolico del distillato, che riposa per almeno 3 mesi, è tra i 38 e i 48 gradi.

LA PRODUZIONE

Nella produzione sono coinvolte le aree enologiche delle valli costiere intorno a Lima, Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna. I produttori peruviani sono circa 500, su un territorio coinvolto complessivamente di oltre 7 mila ettari. Negli ultimi 10 anni la produzione è notevolmente aumentata: dal 2002 al 2013 si è passati da 1,64 milioni di litri a 7,2 milioni per un valore che è passato dai 78 mila ai 5,51 milioni di dollari. Il distillato è presente in 42 mercati. Nel 2013 ha realizzato il +10% delle esportazioni con un +18% della domanda. Risulta essere tra i primi TOP 6 in Francia, Paesi Bassi e Spagna.

VARIETÀ – CLASSIFICAZIONE

Il Pisco si produce utilizzando soltanto le varietà di uva della specie Vitis vinifera, denominata uva pisquera (a eccezione dell’uvina), che vengono coltivate nelle zone di produzione autorizzate. Si tratta di 8 varietà che si possono suddividere in uve aromatiche e non aromatiche. Non aromatiche: negra, criolla, mollar, quebranta, uvina. Aromatiche: italia, torontel, moscatel, albilla. PISCO PURO: si ottiene esclusivamente da una varietà di uva pisquera. PISCO MOSTO VERDE: si ottiene dalla distillazione di mosti freschi di uva pisquera con fermentazione interrotta. Normalmente si usa tra il 60 e l’80% di uva in più. PISCO ACHOLADO: si ottiene combinando le varietà in proporzioni differenti (uva pisquera pigiata, mosto di uva pisquera, vini freschi prima della distillazione, miscela di Pisco diversi).

UTILIZZI E DEGUSTAZIONI

Distillato molto versatile, il Pisco permette di essere consumato sia puro che elaborato in forma di cocktail. Si sposa bene con frutta, erbe e ingredienti per la preparazione di drink. E’ molto usato anche nella preparazione di piatti, si sposa bene con la tradizione culinaria peruviana e la fusion novoandina.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...