Successo di pubblico e soddisfazione dei produttori del Lazio: bilancio positivo per la 10a edizione di Terra Madre ed il Salone del Gusto
Oltre 2.000 persone hanno potuto prendere parte ai
laboratori gratuiti organizzati nell’accogliente stand del Lazio, allestito al
padiglione 3 del Salone del Gusto -
Terra Madre a Torino, grazie al supporto di Regione Lazio, Arsial, Unioncamere Lazio, Camere di Commercio di Roma, Viterbo
e Frosinone e della Provincia di Roma, con un ricchissimo programma che ha
visto più di 30 appuntamenti tra
assaggi e degustazioni guidate, incontri tematici, presentazioni di progetti e
iniziative, laboratori del gusto e show cooking
Protagoniste le migliori espressioni
enogastronomiche del Lazio, ma anche i tanti produttori che hanno avuto
occasione di raccontarsi alla stampa ed al pubblico interessato, consentendogli
di scoprire una Regione inattesa, fatta di grandi valori alimentari, capace di
mille sorprese.
Dall’olio extravergine, ai salumi, passando per i dolci
antichi ed i formaggi, ma anche i distillati della tradizione, i pani
artigianali realizzati secondo sapienti disciplinari, le birre artigianali
insieme alle conserve e ai legumi, così diversi tra loro seppur provenienti
dalla stessa Regione.
Coinvolti e valorizzati i prodotti ‘storici’ e i Presìdi,
veri ‘baluardi’ a difesa delle tradizioni nostrane, delle nostre terre e dei
nostri mari, come il Caciofiore della
Campagna Romana, la Susianella di Viterbo, la Tellina del Litorale e la
Marzolina.
Per la prima volta presentati e ampiamente raccontati
i cinque nuovi Presìdi regionali: Fagiolina
di Arsoli, Lenticchia di Rascino, Fagiolone di Vallepietra, Giglietti di
Palestrina e i Chiacchietegli di Priverno.
Focus che hanno incantato il pubblico quelli sui
formaggi e salumi di bufala; produzioni di liquori, cioccolato, conserve,
gelati e dolci tradizionali; prodotti della campagna romana; Tiella di Gaeta;
Coniglio verde Leprino della Tuscia; Gnocco Riccio di Amatrice con la sua
amatriciana.
Cuochi di Terra Madre e del progetto ‘Alleanza
Cuochi-Slow Food’, insieme ad alcune ‘Osterie d'Italia’ si sono impegnati al
meglio per far vivere una vera esperienza sensoriale agli intervenuti nelle
degustazioni, incuriosendo non poco tutti gli ‘amici’ del Lazio che sono venuti
a visitare l’area istituzionale.
Grande successo e tanto interesse anche per il
laboratorio del Gusto dedicato alla
Archeogastronomia, durante il quale le ricette dalle antiche tavole
romane hanno preso vita, in sapori e gusti, ma anche in versi, con citazioni di
antichi poemi.
Acqua di Fiuggi, Consorzio Sabina DOP e Caffè Haiti,
così come le Strade dei vini regionali, l’Enoteca della Tuscia e il Consorzio
Frascati, hanno sostenuto l’intero programma con i loro prodotti, riscuotendo
sinceri apprezzamenti.
Chi non è potuto essere presente a Torino, può
‘gustarsi’ comunque le foto più belle del Salone all’indirizzo www.slowfoodlazio.it ed incontrare virtualmente tutti i
protagonisti dell’area istituzionale c
“Questo Salone del Gusto-Terra Madre 2014 – commenta Stefano Asaro, presidente di Slow Food Lazio - ha segnato una tappa fondamentale per presentare la grande identità e biodiversità alimentare della nostra regione, nonché per radicare lo spirito delle Comunità del Cibo al viaggio dell'Arca del Gusto, sulla quale abbiamo fatto salire tanti nostri prodotti buoni, puliti e giusti. I territori del Lazio, attraverso le voci e i volti dei produttori, sono divenuti protagonisti portando un valore aggiunto inestimabile a questa edizione dell'appuntamento torinese. Slow Food Lazio ha saputo impegnarsi con successo anche oltre lo stand istituzionale: sia nel proprio spazio, dove si sono alternate iniziative di grande valore, legate alle attività regionali, a progetti educativi, all'incontro con artigiani del cibo e Comunità di Terra Madre; sia nel grande padiglione del MIPAAF, il cui allestimento è nato proprio dalla progettazione e dalle idee di un gruppo Slow Food Lazio, che ha svolto ogni giorno splendidi incontri con i bambini e gli adulti, di grande coinvolgimento tematico e umano; sia con gli interventi in qualità di relatori negli importanti convegni previsti nella manifestazione; sia nel proporre menù nello spazio dell’Alleanza dei Cuochi. Desidero ringraziare di cuore tutti quelli che hanno fatto di questa esperienza un momento speciale e vincente, dalle istituzioni ai tanti volontari slow, uniti nel dare spazio e onore ai territori regionali”.
Confermato per la manifestazione Internazionale il
trend positivo dei visitatori sempre più interessati e attenti, tante le
scolaresche presenti, che dal 23 al 27 ottobre ha visto la partecipazione di
oltre 200mila visitatori, quasi un terzo dei quali proveniente dall’estero e
per il primo anno un grandissimo incremento di nuovi tesserati Slow Food
Italia.
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