Passa ai contenuti principali

JUNK FOOD

JUNK FOOD NEL CARRELLO? È TUTTA COLPA DEL NOSTRO CERVELLO
Vi sentite in colpa dopo aver riempito il vostro carrello della spesa con cibi ad alto contenuto calorico? Uno studio dell'Università canadese McGill vi assolve


Il nostro cervello infatti reagisce inconsapevolmente in maniera diversa di fronte ai vari cibi, prediligendo quelli ad alto contenuto calorico e addirittura assegnando a questi alimenti un premio di prezzo.

Ai partecipanti allo studio è stato scansionato e fotografato il cervello durante i processi decisionali di scelta, nel corso dei quali è stato chiesto loro di valutare il contenuto calorico dei singoli alimenti. Si è così scoperto che le decisioni circa il consumo e le calorie del cibo sono legate a una parte del cervello chiamata corteccia prefrontale ventromediale. Questa è un'area particolarmente recettiva e sensibile, legata anche agli acquisti e al consumo d'impulso.

Secondo i ricercatori la scelta è determinata dagli effetti attesi dagli alimenti, un'informazione mediata dall'esperienza. Se un cibo ci gratifica, ovvero provoca piacere, saremmo non solo propensi all'acquisto ma ne sottovaluteremo anche l'apporto calorico.

Ma si può tornare ad amare il cibo sano? Sì ma a costo di sottoporsi a un training mentale, secondo l'americano Human Nutrition Research Center on Aging. “Noi non iniziamo la nostra vita amando le patatine fritte e odiando invece la pasta integrale - ha detto Susan B. Roberts, co-autrice dello studio -. Questo condizionamento avviene nel tempo in risposta all'alimentazione.”

Non basta insomma una dieta, occorre un programma psicologico di supporto che aumenti la nostra sensibilità ai cibi sani e a basso contenuto calorico. Un percorso virtuoso che secondo la ricerca americana, dà i suoi frutti già dopo i primi sei mesi di training.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...