Calabria, una regione che fatica un pò ad affermarsi sul mercato dell’enologia, sia italiano che estero, e che rimane ancora nel proprio guscio.
A differenza di scelte del passato, alcuni produttori sono andati in controtendenza utilizzando solo vitigni autoctoni come Gaglioppo e il Greco Bianco per la produzione del Cirò, ad oggi il vino non solo più conosciuto ma soprattutto più premiato.
Questo cambio di rotta, insieme all’ottimo livello dei vini dolci, come il Moscato di Saraceno sono due indicatori di una crescita qualitativa reale e suffragata, come sottolineato dai curatori della guida Slow Wine 2015, da numeri e non solo ipotesi: oltre il 40% della produzione è “certificata” (doc e/o igt).
VINO SLOW
- Cirò Rosso Cl. Sup. ’A Vita Ris. 2010 – ‘A Vita
- Cirò Rosso Cl. Duca San Felice Ris. 2012 – Librandi
- Moscato Passito di Saracena 2013 – Luigi Viola
- Pollino Magliocco 2013 – Tenuta Ferrocinto
- Cirò Cl. Sup. Aris 2011 – Sergio Arcuri
- Kaulos 2013 – Terre del Gufo
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