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Vino: Vendemmia 2014

Vendemmia 2014: primi verdetti sui grandi rossi
Non una grande annata, di quelle che premiano tutti e ovunque, ma meno peggio del previsto per chi ha saputo e potuto lavorare al meglio in vigna, con tanta selezione sulla quantità: ecco, in estrema sintesi, il primo verdetto sulla vendemmia 2014 con le uve ormai tutte in cantina, in alcuni dei più importanti territori rossisti del Belpaese, nelle parole dei produttori sondati da WineNews



Meglio il Sud, ed in particolare la Sicilia e la Sardegna. “Abbiamo visto di peggio. Meglio i Nebbiolo da Barbaresco che quelli da Barolo”, spiega Michele Chiarlo della storica griffe piemontese. 

“Gli ultimi 50 giorni senza pioggia hanno dato risultati molto buoni”, aggiunge Franco Allegrini, che conduce con la sorella Marilisa la celebre cantina della Valpolicella. 

“Il Sagrantino, uva tardiva, ha dato la possibilità di sfruttare il finale di stagione molto buono. Ma chi non ha know how rischia di non portare nulla in cantina”, sottolinea il produttore che ha rilanciato Montefalco, Marco Caprai. 

In Toscana, nel Chianti Classico, “qualità meglio delle aspettative”, dice Sergio Zingarelli di Rocca delle Macìe e presidente del Consorzio. A Montalcino, Enrico Viglierchio, ad Castello Banfi, parla di “vini gradevoli ma meno strutturati, e -15-20% in quantità”. E, a Bolgheri, “vini con una bella definizione aromatica ma con strutture meno importanti”, spiega Leonardo Raspini, direttore della griffe Ornellaia. “Qualità discreta” a Montepulciano per Andrea Natalini, presidente del Consorzio del Nobile e produttore con Le Berne. 

In Campania, in terra di Taurasi, “non ci possiamo lamentare, ma c’è una riduzione quantitativa non marginale”, sottolinea Piero Mastroberardino della celebre cantina irpina. 

Le “isole felici” sono Sardegna e Sicilia: “la vendemmia migliore da 24 anni”, spiega Mariano Murro, enologo della griffe sarda Argiolas. 

“La migliore annata da 7 anni, in particolare sull’Etna”, aggiunge dalla Sicilia Francesco Cambrìa, alla guida di Cottanera.

Intanto, arrivano le stime quantitative sulla vendemmia europea di Copa e Cogeca: -9,9% di vino in meno del 2013, per 157,7 milioni di ettolitri. Al top la Francia, con 45, davanti a Italia (41), e Spagna (40,8). Il 23 ottobre il quadro mondiale Oiv.

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