Passa ai contenuti principali

“Cortili e giardini aperti”

Le Dimore Storiche Toscane aprono in occasione delle giornate della produzione agricola e vitivinicola
Sabato 23 e Domenica 24 maggio con “Cortili e giardini aperti”

Le dimore storiche toscane adottano il tema del paesaggio rurale e della tavola per le Giornate Nazionali A.D.S.I. 2015 che nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 maggio apriranno al pubblico oltre 80 tra parchi monumentali, cantine e cortili di antiche Ville-fattoria e di Palazzi storici di città, nelle province di Firenze, Lucca, Pisa, Siena, fino alla Lunigiana e alla Maremma.

I tanti appassionati di questo patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico, unico al mondo per qualità e quantità, e i tanti visitatori internazionali, in Italia in occasione di Expo 2015, potranno visitare alcune delle cantine storiche più prestigiose, degustare i vini nei cortili di alcuni Palazzi cittadini e apprezzare il fondamentale ruolo degli agricoltori, che nei secoli hanno trasformato e modellato il paesaggio toscano.

I proprietari delle dimore Monumenti Nazionali hanno anche ricercato nei loro archivi i menu e le ricette della tradizione per celebrare le festività annuali o in occasione di speciali eventi, condividendoli con i ristoratori che nei due giorni di manifestazione li proporranno al pubblico, aggiornati e adattati al un gusto contemporaneo (gli indirizzi saranno consultabili all’indirizzo http://adsitoscananews.info).

Un‘indispensabile e sinergica collaborazione tra l’A.D.S.I. e i territori di riferimento, pensata per la valorizzazione di questa eredità, che è parte integrante della civiltà locale, così come della storia delle persone che l’hanno tramandata e che ci giunge grazie al costante e laborioso impegno e alla dedizione che le famiglie proprietarie profondono per la salvaguardia del Patrimonio Nazionale Privato.

ASSOCIAZIONE DIMORE STORICHE ITALIANE – TOSCANA
Piazza San Firenze 2, 50122 Firenze
Tel. 055 212452
toscana@adsi.it
www.adsi.it

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...