Passa ai contenuti principali

Garage Wines Contest 2015

Garage Wines Contest: il vino artigianale dei vignaioli dilettanti
Il concorso internazionale per vignaioli dilettanti alla sua Sesta Edizione il 21 Giugno a Villa Lo Zerbino a Genova, domenica 21 Giugno 2015, il giorno prima di TerroirVino

A corollario dell'ormai tradizionale appuntamento con TerroirVino (www.terroirvino.it), domenica 21 Giugno, a Villa Lo Zerbino a Genova, si terrà la Sesta Edizione del Garage Wines Contest (www.terroirvino.it/garage-wines-contest.htm) confronto internazionale dedicato ai vini artigianali da vignaioli dilettanti.

Nonostante l'affermarsi di vini prodotti da cantine sempre più moderne e attrezzate e con un contenuto qualitativo in costante ascesa, l'antica arte del vino fatto in casa nelle piccole cantine domestiche per il consumo famigliare è sopravvissuta nelle nostre campagne, contribuendo in modo non marginale all'affermazione del fenomeno dei vini naturali, prodotti cioè con il minimo di manipolazione possibile, nel rispetto assoluto della tradizione e del territorio.

Il Garage Wines Contest premierà i migliori produttori dilettanti con l'assegnazione di una postazione gratuita all'interno della manifestazione TerroirVino, in modo che tutti possano verificare la qualità di queste minuscole e introvabili produzioni.

La prima edizione del concorso ha visto la partecipazione di 20 vignaioli dilettanti provenienti da diverse regioni italiane, con proposte che spaziano dai rossi fermi ai bianchi spumanti. Le edizioni successive sono cresciute costantemente catalizzando sempre più l’attenzione del pubblico, dei professionisti e dei media. 

La commissione di TigullioVino, anche quest’anno, selezionerà tra tutti i campioni una decina di finalisti tra i quali la mattina di Domenica 21 Giugno, sarà decretato il vincitore da parte di una commissione mista di operatori e appassionati e coordinata da Virgilio Pronzati.

Per informazioni:
www.terroirvino.it/garage-wines-contest.htm

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Libri. La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento. Un trattato fondamentale per giovani compositori

Scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini per la Suvini Zerboni, La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento è ancora oggi un testo di riferimento per quanti vogliano intraprendere gli studi di composizione offrendo all'allievo una base per potersi appropriare di un solido artigianato che gli consenta di "piegar la nota al voler dell'idea". Quello scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini che fu suo allievo, costituisce un'ottima guida sullo studio del contrappunto e per la formazione del giovane compositore che ancora non ha individuato una personale cifra stilistica. La scrittura corale era per Dionisi, allievo di Celestino Eccher, maestro di formazione romana, la base di ogni possibile apprendistato in virtù del rigore che la scrittura corale impone e del relativamente più facile controllo che se ne può avere.  In Italia, e non solo in Italia, gli studi di composizione si svolgono ancora secondo un percorso obbligato, che parte dall'armonia, proseg