Migliaia di bottiglie di Prosecco sono state richiamate per 'esplosioni spontanee'
La Wine Society ha ritirato 15.000 bottiglie di un Prosecco Brut chiamato "I Duecento". Il caso delle "private label"
La Wine Society, il più antico club di vino del mondo con sede nel Regno Unito, ha richiamato migliaia di bottiglie di prosecco su timori che queste potrebbero andare in frantumi da un momento all'altro.
La società ha ricevuto diverse segnalazioni riguardo al Prosecco "I Duecento" che sono spontaneamente andate in frantumi in casa di membri dell'associazione.
Da una lettera emessa sul sito dalla Società si legge: "Il richiamo di bottiglie di prosecco ha avuto seguito in riferimento alle diverse denunce arrivate da parte di alcuni associati per l'avvenuta esplosione di diverse bottiglie di Prosecco Brut I Duecento che si trovavano sui loro scaffali di vino. Anche se l'incidenza dei casi è limitata, per precauzione abbiamo preso la decisione di richiamare tutte le bottiglie restanti di questa marca di vino".
Le bottiglie di vino andate in frantumi non hanno causato lesioni. Ma il richiamo arriva dopo la recente notizia che il mondo potrebbe presto sperimentare una carenza di prosecco a causa di un cattivo raccolto dello scorso anno. Nonostante questo, le vendite di spumante italiano sono salite alle stelle, e questo è dovuto anche al fatto che bere prosecco è spesso percepito come un'alternativa low cost allo Champagne. Ma veniamo ora al punto: chi produce il Prosecco Brut "I Duecento"?
Dico questo perché un caso simile successe anche lo scorso anno, e sempre nel Regno Unito; la catena di supermercati Asda (una delle più diffuse nel paese) ritirò dagli scaffali 5 lotti di Prosecco dopo avere ricevuto diverse segnalazioni di esplosioni avvenute sia nelle case degli acquirenti sia nei punti vendita. Asda ha subito avviato una campagna di ritiro e di richiamo oltre ad avere esposto un cartello nei punti vendita e avere diffuso un comunicato stampa avvisando che il prodotto in questione era un “Prosecco con etichetta gialla”.
Questa informazione generica sollevò qualche dubbio sulla vera natura del Prosecco ritirato dal mercato. Sull'etichetta si trovava solo scritto “prodotto in Italia” senza riportare il nome del produttore. Come spesso capita di trovare sugli scaffali nel Regno Unito, queste bottiglie all'apparenza anonime, sono invece delle “private label”, ovvero un prodotto confezionato appositamente per alcuni supermercati inglesi da un produttore italiano. Un fatto questo che molto probabilmente ci riconduce al caso della Wine Society. Il Prosecco Brut "I Duecento" è una "private label" e non viene distribuita in Italia.
La Wine Society è stata stata fondata alla Royal Albert Hall di Londra il 4 agosto 1874 ed opera ancora come una cooperativa dove ogni associato possiede un'azione della società. La Wine Society continua ad essere di proprietà esclusiva dei suoi membri e tratta solo con loro.
La Wine Society ha ritirato 15.000 bottiglie di un Prosecco Brut chiamato "I Duecento". Il caso delle "private label"
La Wine Society, il più antico club di vino del mondo con sede nel Regno Unito, ha richiamato migliaia di bottiglie di prosecco su timori che queste potrebbero andare in frantumi da un momento all'altro.
La società ha ricevuto diverse segnalazioni riguardo al Prosecco "I Duecento" che sono spontaneamente andate in frantumi in casa di membri dell'associazione.
Da una lettera emessa sul sito dalla Società si legge: "Il richiamo di bottiglie di prosecco ha avuto seguito in riferimento alle diverse denunce arrivate da parte di alcuni associati per l'avvenuta esplosione di diverse bottiglie di Prosecco Brut I Duecento che si trovavano sui loro scaffali di vino. Anche se l'incidenza dei casi è limitata, per precauzione abbiamo preso la decisione di richiamare tutte le bottiglie restanti di questa marca di vino".
Le bottiglie di vino andate in frantumi non hanno causato lesioni. Ma il richiamo arriva dopo la recente notizia che il mondo potrebbe presto sperimentare una carenza di prosecco a causa di un cattivo raccolto dello scorso anno. Nonostante questo, le vendite di spumante italiano sono salite alle stelle, e questo è dovuto anche al fatto che bere prosecco è spesso percepito come un'alternativa low cost allo Champagne. Ma veniamo ora al punto: chi produce il Prosecco Brut "I Duecento"?
Dico questo perché un caso simile successe anche lo scorso anno, e sempre nel Regno Unito; la catena di supermercati Asda (una delle più diffuse nel paese) ritirò dagli scaffali 5 lotti di Prosecco dopo avere ricevuto diverse segnalazioni di esplosioni avvenute sia nelle case degli acquirenti sia nei punti vendita. Asda ha subito avviato una campagna di ritiro e di richiamo oltre ad avere esposto un cartello nei punti vendita e avere diffuso un comunicato stampa avvisando che il prodotto in questione era un “Prosecco con etichetta gialla”.
Questa informazione generica sollevò qualche dubbio sulla vera natura del Prosecco ritirato dal mercato. Sull'etichetta si trovava solo scritto “prodotto in Italia” senza riportare il nome del produttore. Come spesso capita di trovare sugli scaffali nel Regno Unito, queste bottiglie all'apparenza anonime, sono invece delle “private label”, ovvero un prodotto confezionato appositamente per alcuni supermercati inglesi da un produttore italiano. Un fatto questo che molto probabilmente ci riconduce al caso della Wine Society. Il Prosecco Brut "I Duecento" è una "private label" e non viene distribuita in Italia.
La Wine Society è stata stata fondata alla Royal Albert Hall di Londra il 4 agosto 1874 ed opera ancora come una cooperativa dove ogni associato possiede un'azione della società. La Wine Society continua ad essere di proprietà esclusiva dei suoi membri e tratta solo con loro.
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