La Brežanka di Rado Kocjančič si aggiudica il Gran Premio Noè
Appuntamento a Gradisca il 15 novembre per il gran finale
La Brežanka di Rado Kocjančič , letteralmente il vino del Breg, un uvaggio di vitovska, malvasia e glera, si
aggiudica il Gran Premio Noè 2014 per le eccellenze vitivinicole del Friuli Venezia-Giulia
L’azienda agricola Kocjančič, ha vinto il Gran Premio Noè 2014 per le eccellenze vitivinicole con la sua Brežanka. Un prestigioso riconoscimento per la Brežanka, un vino di questa regione poco conosciuto e bevuto.
Il palcoscenico che merita. Quest’anno importantissimo, perché in questa
edizione la manifestazione gradiscana in collaborazione con Slowfood
FVG e Ersa ha premiato i vincitori 2014 al Salone del Gusto di Torino, una delle kermesse enogastronomiche più importanti del mondo.
Un’altra statuetta andrà così a Rado Kocjancic,
vignaiolo a San Dorligo della Valle/Dolina (Trieste) per la sua
Brežanka, ottenuta da Malvasia, Vitovska e Glera. Un vino bianco tipico
della zona, famoso nell’800 ed apprezzato soprattutto a Lubiana, che
egli ha fatto rinascere portandolo, in soli cinque anni, al vertice di
una guida italiana.
Il Brežanka è un vino bianco, il cosiddetto uvaggio bianco del Breg, come
tradisce il suo nome. Le uve che concorrono a farlo son diverse,
Vitovska, Malvasia e Glera, ma anche molte altre, alcune delle quali non
sono riconducibili a nessuna varietà fino ad ora nota o schedata.
La prossima fase del Gran Premio Noe' a Gradisca dove verrà premiato Livio Fellega, che il mese scorso ha raggiunto il traguardo del secolo di vita, quale “patriarca” del Vigneto Friuli.
Assieme a lui Franco Toros che, dall’analisi delle guide italiane ai
vini, edizione 2014, è risultato apprezzato da quattro per il suo
Friulano 2012 del Collio: la varietà e la Doc più gratificate della
regione.
Proseguendo con lo stesso duplice obiettivo degli anni ’70, cioè «la propaganda dei vini al di fuori della regione e l’educazione del consumatore a bere con cognizione di causa», per il 15 novembre verrà organizzato, nella Sala Bergamas, un convegno sui vini macerati, oggi definiti anche “orange wine”, che nelle province di Gorizia e Trieste hanno, non solo il pioniere di questo metodo di vinificazione, ma anche i produttori più rinomati.
Proseguendo con lo stesso duplice obiettivo degli anni ’70, cioè «la propaganda dei vini al di fuori della regione e l’educazione del consumatore a bere con cognizione di causa», per il 15 novembre verrà organizzato, nella Sala Bergamas, un convegno sui vini macerati, oggi definiti anche “orange wine”, che nelle province di Gorizia e Trieste hanno, non solo il pioniere di questo metodo di vinificazione, ma anche i produttori più rinomati.
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