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Vendemmia&Spumanti

Gli spumanti, la sorpresa di un’annata difficile
Nei grandi territori della spumantistica italiana, la vendemmia 2014 si è conclusa già da qualche settimana, e, nonostante il maltempo, i risultati non sembrano così mediocri come le prime previsioni lasciavano intendere



 “La vendemmia, 2014 specie dello Chardonnay - spiega Erman Bona, direttore del Consorzio Vini del Trentino - ha avuto un calo quantitativo sensibile, mentre qualitativamente ci sono delle partite decisamente buone, a seconda, evidentemente, delle zone. 

Le basi spumante sono in evoluzione, e i primi assaggi hanno dato delle risposte abbastanza buone. Si tratta di una vendemmia difficile, è chiaro, e i viticoltori hanno dovuto selezionare molto”. Anche in Piemonte la vendemmia 2014 ha finito per rivelarsi migliore del previsto.

“Le previsioni fortemente negative in conseguenza dell’alta piovosità primaverile ed estiva - racconta Giorgio Bosticco, direttore dell’Asti Docg - sono state in parte ridimensionate ad agosto e settembre, dove le piogge si sono arrestate, garantendo un progresso qualitativo delle uve tendenzialmente buono”. “Come nel resto del Nord Italia - spiega Giancarlo Vettorello, direttore del Consorzio del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene - è stata anche per noi una vendemmia difficile. 

Sotto la media le temperature di luglio e agosto, e una piovosità doppia di quella normale: un andamento che ha costretto i produttori ad un lavoro inusuale. Le prime basi, comunque, sono interessanti, i vini hanno meno alcol, ma gli aromi una bella freschezza”. 

Ed infine la Lombardia, che si divide tra Oltrepò Pavese e Franciacorta. “Si tratta probabilmente della
vendemmia più problematica dal dopoguerra ad oggi - spiega Emanuele Bottiroli, direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese - ma i nostri viticoltori hanno fatto molti sacrifici e un gran lavoro”. “L’insolito aprile, più caldo del normale, aveva prospettato una vendemmia in anticipo. 

E invece - ricorda il vicepresidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini - è stato il contrario: il grosso della vendemmia si è svolta tra fine agosto e inizio settembre, con un fortissimo lavoro di selezione. La raccolta ha registrato un calo, ma la qualità è buona, in qualche caso ottima”.



Fonte: WineNews

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