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Società, Foodporn-mania: per gli italiani il cibo batte il sesso

Secondo un indagine nella top ten dei “piaceri della vita” per gli italiani il sesso si colloca solo al terzo posto. La maggior parte degli intervistati indica che “assaporare un cibo delizioso” è il gesto che suscita maggior piacere in assoluto, al secondo posto viene “l’esperienza della contemplazione di un bel paesaggio".




Cambio di marcia in Italia forse per antonomasia considerato uno dei Paesi più ‘focosi’ del mondo. Nella top ten dei piaceri della vita il sesso scende solo al terzo posto, dopo il cibo preferito e la contemplazione di un bel paesaggio. E un bicchiere di ottimo vino è meglio dell’estasi dell’arte e dell’adrenalina dello sport. Che la passione per la tavola e la buona cucina fosse diventata una mania per tanti italiani lo si sapeva. Ma che fossero di più quelli che associano il massimo piacere della vita proprio dall’assaporare il loro cibo preferito, o addirittura dalla contemplazione di un bel paesaggio, alle gioie del sesso questo è un po’ una sorpresa.

Invece è proprio quanto emerge dall’indagine realizzata dall’istituto GfK per XLoveCam su un campione di circa 1000 intervistati di età compresa fra i 18 e i 65 anni. Nella top ten dei “piaceri della vita” secondo gli italiani il sesso si colloca solo al terzo posto. Il 64% degli intervistati indica che “assaporare un cibo delizioso” è il gesto che suscita maggior piacere in assoluto, al secondo posto viene “l’esperienza della contemplazione di un bel paesaggio” (61%) e, solo al terzo posto, c’è “fare l’amore” (60%).

Appena fuori dal podio gli italiani indicano come un vero piacere il “dedicare tempo alle persone care” (56%), e forse qui si può pensare a uno degli effetti dei due anni di pandemia. Col 55% segue “ascoltare della buona musica”, e qui si può ben riscontrare l’effetto della musica sul piacere nel grande boom dei concerti dal vivo che si sta registrando proprio questa estate. Ma più o meno con la stessa percentuale, il 51%, c’è anche il piacer edi godersi il silenzio e un momento privato tutto per se (che anche qui ci sia l’effetto della convivenza forzata del 2020/21?).

Il 39% associa il piacere a un profumo, magari che riporta alla memoria un ricordo speciale. Per esattamente un terzo degli italiani (33%) piacere significa immergersi in un libro appassionante, mentre per il 29% si torna al piacere della tavola, in questo caso con la degustazione di un ottimo vino. E proprio l’esperienza inebriante di un calice batte la contemplazione di un’opera d’arte (26%) e l’adrenalina scatenata dal praticare uno sport, e anche da vincere una gara sportiva.

Infatti, secondo la ricerca di GFK per XLoveCam, se è vero che la relazione tra sesso e piacere è naturalmente valida per almeno sette italiani su dieci (68%) e il concetto che si associa più degli altri alla sfera sessuale è innanzitutto, per un intervistato su due, l’intimità (50%), in concetto che si ritrova perfettamente nella top ten dei piaceri della vita.

Fare l’amore è, quindi, più di ogni altra cosa, isolarsi dal mondo, dai social e dalle preoccupazioni della vita assieme alla persona desiderata. Tutto il resto viene molto dopo: il sesso come concetto di gioco o divertimento (12%), come gioia (11%), come libero sfogo della creatività (9%) o addirittura come trasgressione (7%).

Ma quali sono gli elementi sensoriali che facilitano la strada verso il piacere e verso la soddisfazione sessuale? Al primo posto viene la scelta della lingerie e dell’abbigliamento intimo (42%), subito dopo lo spazio dato ai massaggi, alle attività tattili e ai massaggi (37%), importante l’atmosfera (35%) o il ricorso a profumi ed essenze (34%). Il 20% degli intervistati (in pratica una coppia su cinque, ma diventa il 26% per gli under 35) fa riferimento a sex toys e oggetti sensuali e un altro 11% al possibile uso di materiale video come film per adulti o siti internet (anche qui la percentuale sale però al 14% nella fascia d’età 36-50).

Tornando alla grandissima passione per cibo e vino degli italiani, che si riscontra nel grande e intramontabile successo dei cuochi televisivi, dei libri di cucina stravenduti in ogni periodo dell’anno, nella continua ricerca di “food experience”, l’associazione tra piacere e cibo è assolutamente intergenerazionale. Infatti, sia gli under 35 (66%), sia i quarantenni (59%) che gli over 45 (66%) mettono i piaceri della tavola al primo posto, con una leggera predominanza delle donne rispetto agli uomini (67% contro 62%).

In ogni caso la maggior parte degli intervistati associa il piacere più all’intensità (53%) che alla durata (25%), ponendo l’accento sulla qualità del momento più che sulla sua permanenza nel tempo. Una visione ancora una volta leggermente più femminile (58%) che maschile (48%).

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