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OIV. Ruolo e sfide delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione del settore vinicolo

Una nuova fase per il settore vinicolo quella che si è aperta con il nuovo anno e che coincide con la recente elezione di Pau Roca a direttore generale dell'OIV. Incarico conferitogli in occasione della 16ª Assemblea generale dell'OIV. Il mandato avrà la durata di cinque anni. Il 2019 vedrà l'elaborazione del nuovo Piano strategico, il 42º Congresso mondiale della vigna e del vino in Svizzera ed il ruolo delle donne nel settore vitivinicolo.




L'incarico nella direzione dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino rappresenta "una nuova fase" nella quale Pau Roca ha affermato di sentirsi responsabile di tutta la squadra e di ciascuno dei paesi dell'OIV, sottolineando che il ruolo delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione avanzerà con un'accelerazione costante e che né il settore vinicolo né l'Organizzazione stessa possono assistere a questi fenomeni senza lasciarsi coinvolgere profondamente e integrare queste innovazioni e questi nuovi strumenti. L'universalizzazione dell'impiego di queste tecnologie modificherà radicalmente l'economia e i rapporti giuridici. Nuove forme di crittografia, di conservazione e di trasmissione delle informazioni, di convalida dell'autorità e di protezione e diffusione dei database e dei metadati modificheranno in modo considerevole il nostro ambiente.

Pau Roca 

E' stato delegato della Spagna presso l'OIV dal 1992 e presidente del Gruppo di esperti "Diritto e informazione del consumatore" (DROCON) dal 2010 al 2016, è stato inoltre vicepresidente del Gruppo di esperti "Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico" dal 2016 al 2018. Parla correntemente il francese e l'inglese e possiede una specifica e profonda conoscenza del settore vitivinicolo mondiale, nonché l'esperienza acquisita alla guida della Federazione spagnola del vino (FEV), che ha diretto per oltre venti anni. Il nuovo direttore generale ha inoltre avuto una carriera professionale diversificata, che è iniziata con la ricerca scientifica oceanografica ed è passata anche dal settore oleicolo. 

Il Piano strategico dell'OIV

Con oltre 100 milioni di ettolitri di vino esportati, per un valore di oltre 30 miliardi di euro, la quota degli scambi transfrontalieri rispetto alla produzione rappresenta un successo del settore vitivinicolo. In tal senso, Pau Roca ha ricordato la missione dell'OIV per il rafforzamento e il mantenimento dell'equilibrio tra i mercati dei consumatori e dei produttori. A questo fine, l'Organizzazione dovrà vigilare affinché "la regolamentazione non diventi mai un pretesto per innalzare barriere o generare conflitti, ma che, al contrario, sia al servizio dei consumatori e degli interessi dei produttori, in una catena di valore equilibrata e condivisa, volta a conservare il pluralismo e la maggior diversità possibile."

Il prossimo piano quinquennale dell'OIV dovrà rispondere alle sfide del settore. Il 2019 sarà l'anno dell'elaborazione del prossimo Piano strategico dell'Organizzazione. Pau Roca desidera proporre agli Stati membri dell'OIV una strategia centrata su alcune linee prioritarie, quali: contribuire agli sforzi di orientamento per garantire la sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale del nostro settore, essere pronti a adeguarsi alla digitalizzazione del settore e dei relativi sistemi di informazione con sufficiente rapidità, identificando tutti i processi che potrebbero essere interessati da un'evoluzione, proporre un servizio agli Stati membri dell'OIV per assicurare lo sviluppo economico della produzione e del commercio suggerendo buone pratiche normative e amministrative. Infine, il direttore generale dell'OIV ha invitato tutti i governi a comporre le proprie delegazioni con numerose personalità di rilievo per partecipare alle riunioni dei gruppi di esperti delle prossime riunioni di aprile e per contribuire attivamente a questa condivisione di competenze collettive che costituisce le fondamenta dell'OIV.

Il ruolo delle donne nel settore vitivinicolo

Anche la presidente dell’OIV, Regina Vanderlinde, si è augurata che il 2019 porti un avanzamento dei dossier attualmente allo studio degli esperti dell'OIV e si è rallegrata del fatto che la presidenza dell'OIV sia stata affidata per la terza volta consecutiva a una donna: "Ritengo che la mia posizione mi imponga di rappresentare le donne in un settore altrimenti prevalentemente maschile. Durante il passato Congresso dell'OIV, tenutosi in Uruguay, ho ricevuto numerose parole di ringraziamento e di apprezzamento da parte di giovani studentesse e donne del settore" e ha aggiunto, "sono fiera di poter essere la portavoce dell'OIV per la valorizzazione della presenza femminile in questo settore".

42º Congresso mondiale della vigna e del vino

Il 2019 vedrà inoltre il Congresso mondiale della vigna e del vino e l'Assemblea generale dell'OIV svolgersi in Svizzera, a Ginevra, dal 15 al 19 luglio 2019. Preservare e innovare saranno le parole chiave del prossimo Congresso, un'occasione annuale di incontro di esperti di livello mondiale della viticoltura che si concluderà con un evento unico, che si tiene ogni 20 anni ed è iscritto nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco: la Fête des Vignerons di Vevey.

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