Il Politecnico di Torino avvia il progetto iXemWine, ideato e implementato dai laboratori iXem, che da 15 anni sviluppano strumenti di comunicazione per finalità sociali. L’obiettivo di iXemWine è quello di realizzare, su tutto il territorio italiano, un laboratorio di condivisione della conoscenza, per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso un utilizzo universale, capillare e assistito delle moderne tecnologie, superando i limiti delle tecnologie attuali. Per farlo, i ricercatori di iXem hanno scelto un ambiente che conoscono bene, quello della produzione vitivinicola, per la quale dal 2013 a oggi hanno sviluppato sistemi di monitoraggio innovativi e alternativi, dalle telecamere tascabili ai palloni meteostatici.
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Un sensore |
Ma non è tutto. I dati rilevati dai sensori sono raccolti e trasferiti su Internet attraverso canali radio dedicati che usano le tecniche di trasmissione sviluppate dagli iXem Labs, sulla scorta di quelle che hanno reso celebre l’Associazione Senza Fili Senza Confini. I sensori possono essere raggiunti anche da 60 km di distanza, mantenendo consumi energetici bassissimi (3 anni di vita autonoma senza alcuna ricarica), superando tutti i limiti derivanti dall’assenza di copertura. A proposito, proprio in occasione della presentazione ufficiale è prevista una dimostrazione per spostare il limite di ricezione oltre i 100 km.
Una volta immagazzinati su Internet, i dati sono analizzati da agronomi con algoritmi per la gestione dei big data, che permettono analisi in tempo reale e confronti con dati storici che sono universalmente condivisi.
Le ridotte dimensioni e i consumi minimi rendono le procedure di installazione immediate e la consultazione dei dati semplice, superando la diffidenza nei confronti della tecnologia, che spesso rappresenta un vero e proprio scoglio culturale.
Ma l’aspetto più innovativo del progetto nasce dalla volontà di costruire una piattaforma di condivisione della conoscenza, dove i dati meteo misurati in ogni vigneto non sono accessibili al solo proprietario, ma rappresentano un patrimonio conoscitivo condiviso e disponibile per tutti. Un modo per rendere capillare e pervasiva la difesa delle coltivazioni, ma anche un tramite per avvicinare gli scettici ad un utilizzo sano e consapevole dei nuovi strumenti tecnologici.
Il progetto ha un’importante funzione didattica per la diffusione della conoscenza. È già utilizzato negli Istituti Agrari Piemontesi: nel 2018 è stato oggetto di studio per i maturandi dell’Istituto Umberto I di Alba (la più importante Scuola Enologica nazionale). Anche le associazioni di categoria (Coldiretti) lo hanno adottato come strumento di ammodernamento professionale per i propri associati.
Il progetto è stato infine adottato dai seguenti Consorzi:
Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
Consorzio di Tutela Nebbioli Alto Piemonte
Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato
Consorzio di Tutela Vini D.O.C. Caluso Carema Canavese
Consorzio di Tutela del Vino Nobile di Montepulciano
Consorzio di Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo
Associazione Produttori Moscato d’Asti
Daniele Trinchero, Direttore iXem Labs, ha dichiarato: “Il progetto iXemWine nasce nel 2013 da concorsi di idee studentesche, concretizzate grazie ad un meccanismo di autofinanziamento e crowfunding gestito dai nostri laboratori. Oggi il progetto raggiunge una maturità adeguata per essere proposto a tutti i produttori di vino, anche grazie alla straordinaria collaborazione che in sei anni diverse aziende produttrici hanno messo a disposizione dei nostri ricercatori, confrontandosi quotidianamente per indirizzarne l’attività di sviluppo. Un esempio vincente che dimostra l’importanza della sinergia tra ricerca di base, attività didattica e applicazione, per rispondere alle istanze reali del territorio”.
“L’utilizzo di piattaforme digitali e di strumenti tecnologici di precisione - sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero – nel settore agricolo hanno un ruolo determinante nelle produzioni di qualità, garantendo sostenibilità ambientale. Soprattutto quando si tratta di strumenti ad un costo accessibile per i singoli produttori, in questo caso i viticoltori, che posso così usufruire di informazioni più capillari sul territorio e al tempo stesso accedere ad una rete di informazioni condivisa, come dimostra il progetto iXem Labs. Le nuove tecnologie di comunicazione riducono l’isolamento del mondo rurale e sono utili supporti per rispondere alle normative presenti e future previste dal Pan e dal Psr”.