Passa ai contenuti principali

Mazzini, Roma e un sogno che si avvera: la Repubblica nella città dei papi

Nel 170° anniversario della proclamazione della Repubblica Romana del 1849, 2° incontro del ciclo di conferenze. Roma, 1849. Il sogno della Repubblica nella città dei papi. Sabato 23 marzo ore 16.00.




Si terrà presso il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina la conferenza Mazzini, Roma e un sogno che si avvera: la Repubblica nella città dei papi a cura di Mario Di Napoli.

“V’entrai, la sera, a piedi, sui primi del marzo (il giorno 5), trepido e quasi adorando (…) E nondimeno trasalii, varcando Porta del Popolo, d’una scossa quasi elettrica, d’un getto di nuova vita”.

Queste parole Mazzini le scrive nel 1864 redigendo le sue note autobiografiche che andava pubblicando in quegli anni ad accompagnamento della sua prima raccolta degli Scritti curata dall'editore Daelli a Milano, gli anni di un'Italia ormai divenuta unita, ma non nel segno della Repubblica! Sono parole molto commosse, che ricordano il suo primo ingresso a Roma la sera del 5 marzo del 1849 quando, dopo la proclamazione della Repubblica Romana avvenuta poco meno di un mese prima, il 9 febbraio, Mazzini ricevette il noto telegramma di Goffredo Mameli di tre parole (un veni, vidi, vici del Risorgimento): Roma, Repubblica, venite!

L’idea di Roma per Mazzini è funzionale a due importanti obiettivi. Da un lato, unisce l'obiettivo dell'unificazione nazionale al suo più ampio contributo a un progetto di unificazione dell'Europa e dell'Umanità. In più, Roma repubblicana è il luogo dove Mazzini può proclamare la Repubblica non solo come forma di governo, ma come strumento di una riforma etica in cui politica e religione si congiungono.

Mazzini è stato protagonista della Repubblica Romana del 1849, da triumviro acclamato poco dopo il suo arrivo in città, impegnato per la prima vola alla prova del governo sia sul piano interno, attraverso la promozione delle riforme economiche e sociali che avrebbero dovuto abbattere l’antico regime papalino, sia sul piano esterno, nei purtroppo vani tentativi di riunire le diverse esperienze rivoluzionarie ancora in corso nella penisola e di bloccare l’invasione francese con i mezzi della politica, nella consapevolezza dell’inevitabile inferiorità militare. Il frutto migliore di quella esperienza fu tuttavia la Costituzione, alla cui scrittura Mazzini non collaborò perché, pur facendo parte dell'assemblea costituente, era impegnato nella responsabilità del potere esecutivo, anche se quasi ogni suo rigo riecheggia le sue idee democratiche. E anzi Mazzini non volle accettare quella che poi di fatto fu l'opinione prevalente nell'assemblea costituente di non proseguire la difesa ad oltranza. Avrebbe voluto che si formasse un governo in esilio per mantenere alta la bandiera della Repubblica.

Ciò nonostante, al di là di tutto, i mesi della primavera del 1849 furono quelli in cui Mazzini conobbe Roma. Alloggiò prima dalle parti di piazza di Pietra, quindi dalle parti di piazza di Spagna, per poi collocarsi al Quirinale, e certamente a Roma fu consacrata la vita di tanti suoi seguaci, non ultimo lo stesso Mameli, che come è noto lì trovò la morte a neanche ventidue anni.

Roma restò per tutta la vita di Mazzini l’obiettivo fondamentale del Risorgimento, mancato nel 1860 quando Garibaldi si fermò a Napoli e poi profanato nel 1870 dall’occupazione monarchica. Non è un caso che l’ultimo giornale da lui fondato sia stato la “Roma del Popolo”, all’indomani della breccia di Porta Pia, per rilanciare l’idea repubblicana della Terza Roma, simbolo di riscatto e di progresso per tutta l’Umanità.

CALENDARIO PROSSIMI APPUNTAMENTI

13 aprile

La società romana nel 1849, spaccato di un mosaico complesso.

A cura di Agostino Bistarelli

27 aprile

Governare Roma: le istituzioni capitoline all’epoca della Repubblica Romana

A cura di Laura Francescangeli

18 maggio

Difendere il sogno: Garibaldi a Roma nel 1849

A cura di Romano Ugolini

25 maggio

Donne in campo: scrivere, curare, combattere

A cura di Anna Maria Isastia

8 giugno

Una calda estate di guerra: Roma nella morsa dell’assedio

A cura di Antonino Zarcone

15 giugno

Fotografare gli scontri: immagini da un campo di battaglia

A cura di Maria Pia Critelli

22 giugno

Le ville di Roma, inedito teatro di guerra

A cura di Mara Minasi

6 luglio

Il seme della libertà: la Costituzione della Repubblica Romana del 1849

A cura di Irene Manzi


Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Largo di porta S. Pancrazio, 9 (00153 – Roma)
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info: 060608 (tutti i giorni ore 9:00 - 19:00)
www.museodellarepubblicaromana.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per

Vino e scienza, il sistema agrovoltaico come efficiente risposta allo stress idrico della vite

I risultati di uno studio francese dimostrano l'efficacia del sistema agrovoltaico nella gestione del vigneto. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto positivo sulla resistenza della vite allo stress idrico. Nasce un nuovo e promettente modo di coltivare, secondo recenti studi l'agrovoltaico, ovvero agricoltura + fotovoltaico si sta dimostrando un sistema efficace nella gestione del vigneto che combina su una superficie, una coltura e pannelli solari fotovoltaici, sollevati da terra e controllati in base alle esigenze fisiologiche delle piante. In effetti è un doppio sistema in quanto i pannelli oltre a produrre energia pulita e rinnovabile, proteggono le piante modificando il clima sulle colture. L’agrovoltaico di fatto può essere considerato una tecnologia 4.0 applicata alla viticoltura. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto sulla resistenza della vite allo stress idrico. Uno studio condotto dalla Camera dell

Archeologia, Toscana: a San Casciano ritrovate statue di bronzo etrusche e romane intatte. Scoperta più importante dei Bronzi di Riace

 A San Casciano dei Bagni in Toscana riemergono da alcuni scavi 24 statue di bronzo etrusche e romane intatte. La scoperta è più importante del ritrovamento dei Bronzi di Riace. 24 statue di bronzo, 5 delle quali alte quasi un metro, e perfettamente integre. L'eccezionale scoperta è avvenuta a San Casciano dei Bagni in Toscana, piccolo borgo nella provincia di Siena noto per le sue affascinanti terme. In queste ore i tecnici del laboratorio sono già al lavoro per il restauro delle opere. Il ritrovamento grazie ad un progetto in cui gli archeologi sono impegnati da tre anni. Gli scavi furono intrapresi infatti nel 2019 con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del comune toscano. Alla guida del progetto l’archeologo Jacopo Tabolli, docente dell’Università per Stranieri di Siena. I lavori nel sito hanno fatto già fatto parlare di sé. Dalle acque delle terme infatti emergono oggetti straordinari, come la grande vasca, svariate offerte votive, altari