Passa ai contenuti principali

La salute dei boschi oggi si “misura” in internet. In Trentino arriva l'albero parlante

La salute dei boschi oggi si “misura” in internet. Satelliti, sensori e torri di rilevamento per monitorare la salute dei boschi e gli impatti climatici. In Trentino i ricercatori istallano i Tree Talker.




Il bosco nel suo insieme costituisce un ecosistema complesso e affascinante che agisce come importantissimo elemento di regolazione delle condizioni di vita sulla Terra. La sua salute diventa in tal senso fattore primario di studio per indagare le dinamiche della biologia delle piante che lo compongono e i modelli della loro interazione con l'ambiente.

Il Trentino, con la sua ricca superficie forestata, rappresenta un laboratorio a cielo aperto per lo studio della salute degli alberi e per analizzare l’impatto del clima. Il Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach sta sperimentando tecnologie innovative, rappresentate da sensori, torri di rilevamento e satelliti, che rientrano in una rete di monitoraggio italiana che conta 25 siti in tutto il paese.

L’attività di ricerca rientra nel progetto Italian Tree Talker Network nell’ambito del bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale), finanziato dal MIUR. In particolare, nei boschi della Val di Cembra, i ricercatori hanno installato una trentina di Tree Talker (letteralmente “albero parlante”), dispositivi che consentono di misurare una serie di importanti parametri vitali degli alberi e dell’ambiente in cui vegetano, quali accrescimento del fusto e flusso di linfa al suo interno, umidità del legno, temperatura ed umidità relativa dell'aria, inclinazione ed oscillazioni del fusto, spettro della radiazione solare trasmessa attraverso le chiome: tutte informazioni che forniscono un quadro sullo stato di salute delle piante. Ci sono, inoltre, altri sei siti trentini coinvolti, a cominciare da Lavarone, Val Canali, Bleggio, Val Lomasona, ed ancora a Molveno, per un totale di 170 Tree Talker che aiutano, appunto, a monitorare in continuo lo status biologico e fisiologico degli alberi al fine di poter comprendere come rispondano ai fattori climatici e a disturbi biologici, come ad esempio gli attacchi parassitari o di natura antropica (es. tagli del bosco).

Oltre a queste informazioni l’aspetto dell’impatto climatico viene rilevato attraverso un sistema di monitoraggio meteorologico montato su una torre che serve da infrastruttura anche per altri tipi di misura quali gli scambi di gas ad effetto serra con l’atmosfera, le deposizioni atmosferiche di azoto, l’osservazione della stagionalità con immagini catturate da una fotocamera in modo automatizzato. Quella installata a Cembra (foto) è la terza in Trentino, dopo Lavarone e Viote. Ma nel panorama delle tecnologie utilizzate ci sono anche i satelliti; di qui la collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana che coinvolge FEM in importanti progetti scientifici.

“La possibilità di acquisire dati di questo tipo con cadenza tipicamente oraria e con continuità nel tempo – spiega Damiano Gianelle, responsabile del Dipartimento Agroecosistemi sostenibili e biorisorse del Centro Ricerca e Innovazione- rappresenta un grande valore aggiunto per lo studio dell'impatto dei cambiamenti climatici sugli alberi forestali, perché questi sono sempre più esposti a stress idrico, termico, all'azione distruttiva di eventi climatici estremi (es. tempesta Vaia, 2018), che possono innescare dinamiche di deperimento del bosco”. Le tecnologie impiegate, molto economiche, di tipo IoT (Internet of Things), consentono la ricezione di dati, anche da un numero grande di dispositivi, in modo continuo tramite internet. Ciò permette di ricostruire con precisione, partendo da un campione di alberi nelle foreste monitorate, le dinamiche della biologia delle piante e i modelli della loro interazione con l'ambiente.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per