Alla scoperta dei Luoghi del Cesanese, vitigno che dichiara con sempre maggiore forza la sua appartenenza, il suo legame imprescindibile con questi territori. Presentata la prima edizione della guida I Luoghi del Cesanese 2020.
E' un radicamento storico, quello del vitigno cesanese con il suo territorio, ma non solo. Un vincolo si potrebbe dire sociale. Le narrazioni della maggior parte dei produttori lo sottolineano. Il Cesanese è come un parente, un famigliare sempre presente nei ricordi di infanzia o negli album di famiglia più vecchi.
Proprio come un album di ricordi prende vita una nuova guida presentata in anteprima nell'ambito di VinoIntorno, rassegna nazionale dedicata al vino e al cibo di qualità, organizzata dall'associazione Extrawine nel centro storico di Olevano Romano.
I Luoghi del Cesanese 2020 a cura di Pasquale Pace, Carlo Zucchetti e vicecuratrice Francesca Mordacchini Alfani, nasce per assumere il Cesanese come guida del suo territorio raccontando le vicende di questi luoghi; ci porta a seguirlo negli angoli più impervi ed affidarsi a lui che rimane abbracciato a quei pendii vertiginosi e si inerpica, conquista spazi e respira l’aria rarefatta di alta collina. Fino poi all'incontro con altri vitigni storici come la Passerina o l’Ottonese, con cui condivide da tempo gli spazi e con i quali condivide un elemento fondamentale: l’attesa.
Ecco il perché degli acini come simbolo nella guida, assegnati fino a un massimo di 3. Essi rappresentano la capacità di individuare i tempi giusti di raccolta in base alla maturazione delle uve e la pazienza necessaria affinché il vino possa esprimersi con franchezza.
A tutto questo si aggiunge il portato di base che è ormai la firma delle guide di www.carlozucchetti.it: l’incentivo ad andare direttamente in cantina, a conoscere i vignaioli e prendersi il tempo necessario per cogliere la complessità del vino. Per questo i Luoghi del Cesanese sono introdotti da una descrizione geologica e storica redatta dalla geologa Maria Cristina Pratesi
E' un radicamento storico, quello del vitigno cesanese con il suo territorio, ma non solo. Un vincolo si potrebbe dire sociale. Le narrazioni della maggior parte dei produttori lo sottolineano. Il Cesanese è come un parente, un famigliare sempre presente nei ricordi di infanzia o negli album di famiglia più vecchi.
Proprio come un album di ricordi prende vita una nuova guida presentata in anteprima nell'ambito di VinoIntorno, rassegna nazionale dedicata al vino e al cibo di qualità, organizzata dall'associazione Extrawine nel centro storico di Olevano Romano.
I Luoghi del Cesanese 2020 a cura di Pasquale Pace, Carlo Zucchetti e vicecuratrice Francesca Mordacchini Alfani, nasce per assumere il Cesanese come guida del suo territorio raccontando le vicende di questi luoghi; ci porta a seguirlo negli angoli più impervi ed affidarsi a lui che rimane abbracciato a quei pendii vertiginosi e si inerpica, conquista spazi e respira l’aria rarefatta di alta collina. Fino poi all'incontro con altri vitigni storici come la Passerina o l’Ottonese, con cui condivide da tempo gli spazi e con i quali condivide un elemento fondamentale: l’attesa.
Ecco il perché degli acini come simbolo nella guida, assegnati fino a un massimo di 3. Essi rappresentano la capacità di individuare i tempi giusti di raccolta in base alla maturazione delle uve e la pazienza necessaria affinché il vino possa esprimersi con franchezza.
A tutto questo si aggiunge il portato di base che è ormai la firma delle guide di www.carlozucchetti.it: l’incentivo ad andare direttamente in cantina, a conoscere i vignaioli e prendersi il tempo necessario per cogliere la complessità del vino. Per questo i Luoghi del Cesanese sono introdotti da una descrizione geologica e storica redatta dalla geologa Maria Cristina Pratesi
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