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Roma Fotografia 2020: EROS. A Palazzo Merulana di scena il Desiderio, forza straordinaria che muove il mondo

Prende il via a Palazzo Merulana Roma Fotografia 2020: EROS, il grande evento che delinea i contorni e le sfumature della forza straordinaria che muove il mondo: il Desiderio.





Roma Fotografia 2020 EROS è una proposta culturale che indaga il rapporto tra la fotografia e l’arte in generale con il tema del desiderio, della passione e della bellezza e stimola la ricerca sulle motivazioni e le spinte più profonde che animano i sogni e le azioni quotidiane che puntano alla realizzazione di essi. Per riscoprire il talento, le capacità, le potenzialità, le aspirazioni che trovano nell’arte lo strumento ideale di espressione.

Cosa accende i nostri sogni, pensieri e azioni? Come fa a coglierlo il nostro sguardo? E quello sguardo come matura in noi? Se tutta l’arte è erotica, come diceva Gustav Klimt, in fondo, è perché l’erotismo caratterizza la natura stessa: dalla forma di un’orchidea in fiore ad un frutto aperto a metà, l’eros è lo sguardo di chi riesce a cogliere l’essenza e ogni forma di bellezza e di pathos nell'esistenza. Il continuo esercizio delle emozioni con cui stimoliamo i nostri sensi che diventa una chiave di lettura con cui interpretare ciò che viviamo.

L’evento si svolgerà a Roma dal 22 febbraio al 6 aprile in collaborazione con diverse istituzioni culturali tra le quali CoopCulture, Fondazione Cerasi, Istituto Luce – Cinecittà, Stadio di Domiziano, con il patrocinio di Regione Lazio e Roma Capitale. Inaugurazione a Palazzo Merulana sabato 22 febbraio alle 18.30.

In concomitanza con l’inaugurazione di Roma Fotografia 2020 EROS, la programmazione espositiva parte a Palazzo Merulana con un ciclo di tre personali tutte al femminile. Un racconto sull’Eros che percorre il secolo scorso sino all’oggi. Dalle Dive Divine del cinema muto agli anni Venti fiammeggianti di innovazione e spirito rivoluzionario nelle fotografie di Tina Modotti, sino alla contemporaneità intrisa di classicismo delle opere di Chiara Caselli.

Donne che rappresentano forza, indipendenza, coraggio e emancipazione e diventano portatrici di un messaggio importante che Roma Fotografia vuole amplificare: la presenza incisiva, attenta, competente e innovativa delle donne in un settore spesso declinato al maschile come la fotografia.

Il 22 febbraio inaugura la prima delle tre mostre, Tina Modotti “L’Eros della rivoluzione”. Un viaggio in quattro tappe che parte con le immagini iconiche che hanno portato Tina Modotti ad essere la fotografa più influente dell’inizio del secolo. Il suo splendido sguardo mostra una straordinaria capacità di raccontare la complessità di una rivoluzione senza mai perdere la delicatezza di porgere attenzione ad un particolare, ad un fiore. Una donna, una artista oltre le definizioni, oltre il suo tempo, che proietta verso una modernità che trova nella “Desiderio” la scintilla per muoversi verso un ideale imprescindibile, una passione irrinunciabile, una volontà tenace, nell’esplorazione di sé e della stessa vita per lei già immortale. nelle altre aree che scopriamo un’interpretazione insolita del suo lavoro, che per essere inserita nel progetto Roma Fotografia 2020 “EROS” aveva bisogno di isolare i suoi sguardi non dal punto di vista specifico o ideologico, ma simbolico. Ed ecco che le fotografie di mani diventano fiori e fiori che diventano mani, da sempre simboli di amore e sensualità. Un progetto inedito frutto di un lavoro approfondito di ricerca a cura dei fotografi di Roma Fotografia: Maria Cristina Valeri e Alex Mezzenga.

La mostra, organizzata in collaborazione con Associazione Culturale onlus 8 Marzo, prevede 38 opere che provengono dall’Instituto de Investigaciones Estéticas (IIE), dal Fondo “Manuel Toussaint” dell’Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) di Città del Messico e dalla Collezione della Fototeca Nazionale dell’Instituto Nacional de Antropología e Historia (INAH) della Città di Pachuca Hidalgo, Messico.

Info: www.palazzomerulana.it

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