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Time Machine - Vedere e sperimentare il tempo. La mostra che inaugura Parma, capitale della cultura 2020

A Parma, in corso la mostra che inaugura la città capitale della cultura 2020. Time Machine - Vedere e sperimentare il tempo, una riflessione su come i media abbiano modificato la nostra percezione del tempo e dello spazio, il nostro vedere, sentire ed interagire con ciò che ci circonda. 





Time Machine - Vedere e sperimentare il tempo è una mostra sul Tempo e su tutti i modi in cui è possibile manipolarlo. Dall'accelerazione al ralenti, dal fermo-immagine al time-lapse e alle infinite varianti offerte dal montaggio, le tecniche cinematografiche di manipolazione temporale allargano e rimodulano l’orizzonte della nostra percezione permettendo di vedere e sperimentare altri tempi che confinano con le regioni del sogno e del desiderio.

Protagonista il cinema che fin dai suoi albori ci ha mostrato come la nostra percezione del tempo sia facilmente alterabile. Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo inaugura l’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 in piena sintonia con il messaggio chiave dell'evento: "La cultura batte il tempo". 

Storicamente, una delle principali funzioni del cinema è quella di provare ad animare l'immobile o comunque quello che apparentemente è inerte ad occhio nudo. Per questo i curatori della mostra, Antonio Somaini con Marie Rebecchi ed Eline Grignard, si sono concentrati su due tecniche tra le più significative: la fotografia ultrarapida e il time lapse, sistemi che offrono la possibilità di registrare fenomeni che non possono essere osservati direttamente nella realtà o perché si verificano in tempi troppo rapidi o al contrario estremamente lenti, oppure perché avvengono su scala microscopica e l'occhio umano non riesce a registrarli.

La mostra copre un arco temporale che va dal 1895, ovvero dall'invenzione delle primissime tecniche di manipolazione temporale, fino ad un futuro prossimo: le forme di temporalità delle immagini in movimento che la tecnologia ci consentirà di sperimentare nei prossimi anni. Cinema, video e videoinstallazioni vengono interpretati come “time machines” secondo tre diverse accezioni di questo termine: come media capaci di registrare, archiviare e ri-presentare tutta una serie di fenomeni visivi e audiovisivi che si svolgono nel tempo; come media che rendono possibili diverse forme di viaggio nel tempo (con un rinvio esplicito al racconto di fantascienza The Time Machine [La macchina del tempo], pubblicato da H.G. Wells proprio nel 1895.

Nata da un’idea di Michele Guerra, assessore alla Cultura di Parma, l’esposizione, aperta al pubblico fino al 3 maggio 2020 al Palazzo del Governatore, prende spunto da due eventi risalenti al 1895: la prima pubblicazione del libro "The Time Machine" di H.G.Wells – uno dei primi testi di fantascienza ad esplorare la possibilità di viaggio nel tempo – e la nascita della Settima arte, il cinema.

Cinématographe dei Fratelli Lumière); infine, come media che operano diverse forme di manipolazione temporale, attraverso tecniche come l’accelerazione e il rallenty, l’inversione e il loop, il time-lapse e la cinematografia ultra-rapida, il flash-back e il flash-forward, così come le infinite variazioni del procedimento del montaggio. Articolata in diverse sezioni dedicate ad ognuna di queste forme di alterazione del flusso temporale, la mostra Time Machine propone allo spettatore un affascinante viaggio nel tempo; un viaggio in cui il tempo si rivela in tutta la sua relatività e plasticità.


Time Machine - Vedere e sperimentare il tempo
Parma, Palazzo Governatore
fino al 3 maggio 2020
martedì e mercoledì dalle 15.00 alle 19.00; da giovedì a domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00.
Intero € 8,00; ridotto € 5,00 (under 14, over 65, studenti universitari, gruppi minimo 10 persone, abbonati cinema Edison); ridotto € 4,00 per le scuole; gratuito per under 5 e aventi diritto legge 104/92

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