Passa ai contenuti principali

Coronavirus, Lezioni di Scienza del CNR: arriva il nuovo canale online di divulgazione scientifica pubblica

L’emergenza dell’epidemia da Coronavirus sta chiedendo a tutti di rivedere le consuetudini sociali e comunicative. Nascono così le lezioni di scienza a cura del CNR con l’intento di creare un nuovo canale online di divulgazione scientifica pubblica.





L'emergenza Coronavirus può essere vista anche come un’opportunità per trovare nuovi modi per utilizzare al meglio gli strumenti che le Tecnologie per l’informazione e la comunicazione oggigiorno ci mettono a disposizione.

Le Lezioni della Scienza Cnr organizzate dall’Unità di Comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr, in collaborazione con l’Unità Biblioteca 'G. Marconi' del Cnr, e con il supporto di Scienza&Tecnica dell'Ansa, nascono con l’intento di creare un nuovo canale online di divulgazione scientifica pubblica e continuare a portare le nostre attività al di fuori delle strutture del Consiglio nazionale delle ricerche.

A partire dal 12 marzo, ricercatori del Cnr ragioneranno con noi su temi di attualità in un breve talk di 15 minuti. Ogni settimana pubblicheremo una lezione sul canale Scienza&Tecnica dell'Ansa. La prima Lezione è 'La matematica che ci circonda', a cura di Roberto Natalini, direttore dell'Istituto per le applicazioni del calcolo 'Mauro Picone' del Cnr: ma chi ha detto che la matematica non serve a niente? Serve tantissimo, ora più che mai.

Per rimanere aggiornati su tutte le attività delle Lezioni della Scienza e per condividere commenti sui temi, potete visitare anche la nuova pagina Facebook Comunicazione.CNR: www.facebook.com/comunicazioneCNR

Il Comitato editoriale delle Lezioni di Scienza Cnr è composto da: Silvia Mattoni, Edward Bartolucci, Vittorio Tulli, Claudio Scarpino, Mara Di Berardo, Daniela Gaggero (grafica).

Commenti

Post popolari in questo blog

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro

Libri. La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento. Un trattato fondamentale per giovani compositori

Scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini per la Suvini Zerboni, La tecnica del contrappunto vocale nel Cinquecento è ancora oggi un testo di riferimento per quanti vogliano intraprendere gli studi di composizione offrendo all'allievo una base per potersi appropriare di un solido artigianato che gli consenta di "piegar la nota al voler dell'idea". Quello scritto da Renato Dionisi e Bruno Zanolini che fu suo allievo, costituisce un'ottima guida sullo studio del contrappunto e per la formazione del giovane compositore che ancora non ha individuato una personale cifra stilistica. La scrittura corale era per Dionisi, allievo di Celestino Eccher, maestro di formazione romana, la base di ogni possibile apprendistato in virtù del rigore che la scrittura corale impone e del relativamente più facile controllo che se ne può avere.  In Italia, e non solo in Italia, gli studi di composizione si svolgono ancora secondo un percorso obbligato, che parte dall'armonia, proseg