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Scienza e arte, Raffaello: segreti pittorici e significati reconditi svelati da tecnologie innovative

A 500 anni della scomparsa di Raffaello un focus monografico del nuovo numero del magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche è dedicato all’artista morto il 6 aprile 1520. 






Come noto, in questi giorni ricorrono i 500 anni dalla scomparsa di Raffaello Sanzio, che si spense il 6 aprile 1520, dopo due settimane di febbre, a soli 37 anni e all’apice del successo. La morte lo raggiunse  a Roma, dove papa Giulio II lo aveva chiamato a realizzare capolavori quali gli affreschi delle Stanze Vaticane e i dipinti di Villa Farnesina.

All’origine del decesso, secondo Vasari, una febbre “continua e acuta”, causata da “eccessi amorosi”, probabilmente la sifilide: una malattia contagiosa che provocò molte vittime, proprio come sta accadendo oggi con il Coronavirus. Per ricordare l’artista urbinate è stato dedicato un Focus monografico all'interno dell’Almanacco della Scienza del Cnr, disponibile on line, prendendo spunto dalle sue opere e dalla sua vita con l’aiuto dei ricercatori del Cnr.

Dei segreti pittorici dell’artista svelati dal ricorso a tecnologie innovative parlano Raffaella Fontana dell’Istituto nazionale di ottica e Francesco Rosi dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche, mentre Fernanda Prestileo dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima e Luana Persano dell'Istituto di nano scienze parlano del restauro e della manutenzione degli arazzi guardando ai tessuti smart del futuro. Virginia Volterra dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, esperta di Lis, esamina invece il significato recondito del celebre ritratto La “Muta”.

Un parallelo tra gli studi dell’artista sulla città prospettica e le sfide degli urbanisti di oggi è l’oggetto dell’expertise di Teodoro Georgiadis dell’Istituto per la bioeconomia. Antonello Provenzale dell’Istituto di geoscienze e georisorse si ispira invece all’opera “L’incendio di Borgo” per ricordare il sempre attuale rischio di queste calamità. Altro parallelo è proposto da Antonio Coviello, economista dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo, tra la bottega d’arte gestita da Raffaello e gli odierni artigiani digitali.

Gli affreschi della Loggia di Amore e Psiche a Villa Farnesina consentono al medico Roberto Volpe dell’Unità prevenzione e protezione di illustrare i principi nutritivi delle specie vegetali esotiche di oggi. Augusto Palombini dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale si sofferma infine sulla sempre maggiore diffusione delle mostre on line, a partire da “Raffaello 1520-1482”, oggi molto utilizzate a causa della pandemia. Sul tema torna uno dei Video, nel quale la collega di Istituto Eva Pietroni ricorda alcuni progetti del Cnr in questo ambito.

Di Raffaello si parla poi nel Faccia a faccia, dove abbiamo incontrato il critico e storico dell’arte Claudio Strinati, e nelle Recensioni in cui si ricorda l’uscita di tre volumi dedicati a un suo geniale discepolo, Giulio Romano.

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