DEGUSTAZIONE, IL
VALPOLICELLA SPOSA IL VEGANO: “COMUNIONE DI VALORI E PERFETTO ACCOSTAMENTO
SENSORIALE”
Valpolicella Doc Classico 2014 per gli ‘asparagi con scaglie di
formaggio vegano alle noci’; Classico 2013 per l’‘arrosto di seitan al
Valpolicella’; ‘lasagna con farina di kamut al radicchio e noci’ abbinati a un
buon Valpolicella Doc 2014.
Cambiano le abitudini alimentari degli italiani e
il vino scopre nuovi accostamenti: per la prima volta nella storia del Vinitaly
è andata in scena una degustazione guidata tra un vino, il Valpolicella
(rigorosamente non chiarificato con ingredienti di origine animale), e un menù
vegano. A sancire il matrimonio vegan con il vino – che può aprire un notevole
fronte economico per i produttori ‘vegan-friendly’ –, il Consorzio di tutela
vini Valpolicella in collaborazione con l’Associazione Vegani Italiani Onlus
(Assovegan), la cui community conta ogni mese 1,7mln di pagine viste e oltre
20mila ricette postate.
“La collaborazione con il Consorzio della Valpolicella
vuol dire molto per noi – ha detto Alessandro Tulli, rappresentante Assovegan e
responsabile VeganOk – abbiamo fatto una scelta etica anche in favore
dell’ecosostenibilità del Pianeta che per tanti versi presenta analogie con gli
atteggiamenti in favore dell’ambiente di tanti produttori di vino”. Dello
stesso parere il presidente del Consorzio di tutela vini Valpolicella,
Christian Marchesini: “La tutela della biodiversità nel mondo animale è al
centro dei progetti della nostra Dop, che è anche quella che presenta in Italia
maggior valore alla produzione con circa 550mln di euro all’anno. Per questo
impegno – e anche per una indubbia consonanza sul piano del gusto, abbiamo
fortemente voluto organizzare questa iniziativa”. Valori ma anche gusto,
secondo Nicola Frasson, degustatore di una nota guida italiana, che ha condotto
la degustazione davanti ai giornalisti di settore italiani ed esteri: “Il
Valpolicella è il vino perfetto per i cibi vegani – ha detto Frasson - perché
mantiene freschezza, presenta tannini morbidi, non infastidisce il palato e
soprattutto dal punto di vista sensoriale funziona molto bene con i sapori
vegani”.
Secondo l’osservatorio
dell’Associazione vegani italiani Onlus nel nostro Paese si assiste a un
fenomeno sociale senza precedenti di cambiamento delle abitudini alimentari:
+15% all’anno di vegani negli ultimi 4 anni, con punte di crescita al Nord e al
Centro. In tutto si parla di circa 1 milione di vegani in Italia, che è anche
il secondo Paese al mondo dopo l’India per presenza in termini demografici di
vegetariani e vegani. Numeri enormi, che la Valpolicella è pronta a
intercettare anche attraverso la certificazione dei propri prodotti realizzati
in coerenza con le scelte etiche di questo nuovo cluster sociale.
La Valpolicella è la
prima DOP di vino rosso in Veneto e tra le più importanti in Italia. Il terreno
vitato Valpolicella, ha superato i 7.435 ettari di estensione nel 2014 (25% del
veronese e il 10% del Veneto). Sono quasi 60milioni le bottiglie delle
denominazioni (Valpolicella, Amarone, Recioto e Ripasso) prodotte nel 2013, per
un valore complessivo che si aggira sui 550mln di euro annui (primato nazionale
per una Dop), di cui 325mln solo per l’Amarone. Altissima inoltre la
percentuale di prodotto imbottigliato/certificato (96,75%, dati Ismea).
Le 21 aziende presenti
allo stand sono:
Clementi, Coali - Tenuta
Savoia, Corte Aleardi, Corte Archi, Damoli Bruno, Dindo, Ettore Righetti,
Fidora Organic Wines, Flatio, Lavarini, Le Marognole, Menegolli, Montecariano,
Pagani, Piccoli Daniela, Salgari, Scriani, Tenuta Il Canovino, Terre Di Leone,
Zanoni Pietro, Zanotti Diego.
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