Dalla maison romana di Antonello Colonna, un breve viaggio virtuale a Cortona, piccolo gioiello della Valdichiana
L'Open Colonna, un angolo di fine '800 all'interno del Palazzo delle Esposizioni, sorseggiando un bicchiere di Viogner...
Cortona è un piccolo gioiello e merita assolutamente una visita almeno una volta nella vita. Questo leggendario centro d’arte di origine etrusca si trova nella provincia di Arezzo, al confine tra Toscana e Umbria, , il cui territorio si estende sulla Val di Chiana.
I vicoli stretti e i meravigliosi panorami sulla valle sottostante, conferiscono a Cortona, insieme ai palazzi di origine medievale e rinascimentale, un aspetto suggestivo e magico.
Secondo la leggenda narrata da Virgilio, il mitico Dardano, durante un combattimento avvenuto nel luogo, vi perse il suo elmo (Corys): da qui il nome di Corito, divenuto poi Cortona.
Pietro da Cortona, Virgin and child with saints, details |
Luca Signorelli, The Archangel Gabriel |
Il paesaggio tipicamente toscano ci fa scorgere pievi e casali nell'altalenarsi dei dolci rilievi, intorno a queste pregiate colline c’è Manzano che è il cuore di una delle più importanti aziende agricole della Val di Chiana.
La storia dei Tenimenti Luigi D’Alessandro inizia nel lontano 1988 quando nell’intero Comune di Cortona si produceva solo vino da taglio.
Al fine di valorizzare questa zona a forte vocazione vitivinicola introducendo diverse specie di vitigni per verificare quale di questi si identificasse meglio con questo territorio.
Grazie alla consulenza del Prof. Attilio Scienza, si preparò un vigneto sperimentale su 5 ettari per individuare un rapporto ottimale luogo/vitigno; nel vigneto furono messi a dimora numerosi porta-innesto e diverse varietà clonali di numerosi vitigni selezionati di alta qualità.
Il lavoro di "zonazione" condotto da Scienza nei 4 anni successivi e lo studio della stratigrafia dei vari terreni, del clima e delle micro-vinificazioni, confermarono che il Syrah esprimeva l'ottimale rapporto terreno/vitigno, ne nacque poi Il Bosco, oggi storica bandiera qualitativa dell'azienda.
L’altro vitigno dell’azienda è il Viogner, originario della Valle del Rodano in Francia ha manifestato un forte acclimatamento con il territorio cortonese fino ad identificarcisi.
Open Colonna, continuo a sorseggiare il Viogner: Bianco del Borgo 2010 dei Tenimenti Luigi D’Alessandro.
Prima vendemmia, affinamento in acciaio dopo un passaggio di 6 mesi in barrique, mi colpiscono le sue note di freschezza e mineralità accompagnate da fiori bianchi, biancospino e acacia con nitide sensazioni di albicocca e pesca e un singolare carattere muschiato, ottima struttura e bevibilità.
Ottimo come aperitivo. Io l’ho abbinato a riso venere e salmone, ma può andare bene anche con molti primi piatti di mare, risotti in particolare, consigliato con crostini di fegato, da provare.
Se siete di passaggio qui a Roma non perdetevi la mostra del fotografo Helmut Newton: ” White Women / Sleepless Nights / Big Nudes”, in programma dal 6 Marzo al 21 Luglio 2013, da non perdere.
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