DE CASTRO: OSSERVAZIONI CORTE DEI CONTI UE? MI PERMETTO DI DISSENTIRE
Mi permetto umilmente di dissentire dalle
osservazioni della Corte dei Conti europea (che ha definito ‘non
efficienti’
le azioni adottate nei bandi Ocm Promozione, ndr), perché la
dimostrazione sta nei fatti: l’Europa è cresciuta moltissimo con le
esportazioni di vino e nel nostro Paese il vino è sicuramente il più
importante asset delle esportazioni agroalimentari. E a questo
successo molto hanno contribuito le risorse Ocm”. Lo ha detto oggi a
Wine2Wine il coordinatore S&D della Commissione Agricoltura del
Parlamento Europeo, Paolo De Castro, intervenuto in video da Strasburgo
nel corso del convegno di Business Strategies dedicato
al futuro dell’Ocm. Sull’argomento è intervenuta anche l’ad di Business
Strategies, Silvana Ballotta: “Monitoriamo costantemente i
comportamenti e gli effetti del vino italiano impegnato nell’Ocm
Promozione nei Paesi Terzi – ha detto – e i risultati delle
400 aziende che seguiamo forniscono un quadro diverso rispetto alle
osservazioni dell’organismo di controllo Ue. Il 40% dichiara infatti che
grazie alla misura si è registrato un incremento del fatturato export
tra l’1 ed il 10%, il 17% tra il 20 e il 30%,
mentre addirittura il 30% fa emergere un aumento più consistente, tra
il 20 e il 30%. Se quindi – ha proseguito Ballotta - da un lato la Corte
dei Conti europea ha redarguito i beneficiari che attraverso l’Ocm
Promozione cercano di proteggere o consolidare
le quote di mercato esistenti usufruendo di un effetto inerziale,
dall’altro occorre ricordare che mantenere la propria posizione su
mercati già consolidati rappresenta uno sforzo costante che esula dai
consueti costi di esercizio. E poiché – ha concluso -
il vino si presenta sempre più come un bene posizionale, diventa
fondamentale comunicare con efficacia il suo valore come simbolo del
life style italiano”.
L’analisi
di Business Strategies sugli atteggiamenti delle imprese italiane
impegnate nell’internazionalizzazione (il campione rappresenta
circa il 12% del valore complessivo della misura) evidenzia come
nell’ultima programmazione siano sempre gli Stati Uniti il principale
Paese destinazione dell’Ocm (63%), seguito a distanza dalla Cina (15%,
contro il 25% dell’anno precedente), dal Giappone
(9%, dato triplicato rispetto al 2013), Canada (5%), Russia (4%), poi
Svizzera e Sud Est Asiatico.
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